Quasi la totalità dei settori ha registrato variazioni negative, con flessioni significative per legno-arredo (-239), metallurgico (-195), elettromeccanico (-152) e settore moda (-126). Ad allargare la propria base imprenditoriale sono state invece le attività di noleggio, alloggio e ristorazione (+600 sul 2013), i servizi di alloggio e ristorazione (+440) e i servizi sanitari ed assistenza alla persona (+250).
I dati mostrano comunque una tenuta, per quanto faticosa, del sistema imprenditoriale regionale. Pur in presenza di una prolungata contrazione del flusso delle nuove iscrizioni, nel 2014 queste ultime sono tornate a superare le cessazioni (al netto delle cessazioni d’ufficio), sebbene di solo 400 unità.
Tra gennaio e dicembre 27.854 imprese hanno aperto i battenti (437 in meno rispetto al 2013), ma a questo flusso negativo ha corrisposto una diminuzione del numero di quelle che hanno cessato l’attività, pari a 27.447 (4.800 in meno rispetto al 2013). Il bilancio di queste dinamiche si è tradotto in un saldo anagrafico di fine anno di nuovo positivo, rispetto al crollo degli ultimi due anni.