cerca CERCA
Mercoledì 24 Aprile 2024
Aggiornato: 00:05
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Venezia: Confcommercio, cinesi alla conquista del mercato di Rialto

11 dicembre 2014 | 16.01
LETTURA: 4 minuti

All'Adnkronos la denuncia di Massimo Zanon: "Anche numerosi bar e botteghe sono passati di mano, acquistati da operatori cinesi". Zaia: "Attenzione a non creare delle Chinatown nei luoghi più storici e ricchi di tradizione della città"

Venezia, il ponte di Rialto (Infophoto) - INFOPHOTO
Venezia, il ponte di Rialto (Infophoto) - INFOPHOTO

La conquista da parte dei cinesi del mercato di Rialto a Venezia? "E' un pericolo che stiamo denunciando da tempo come Confcommercio di Venezia, del Veneto e da parte della Confcommercio nazionale. E dimostra che chi pensa che le attività commerciali siano dei bengodi sbaglia, e di grosso". Così il presidente di Confcommercio veneto, Massimo Zanon all'Adnkronos commenta l'arrivo di tanti commercianti cinesi che stanno acquistando alcune bancarelle caratteristiche del mercato ai piedi del ponte di Rialto.

E, non solo, anche numerosi bar e botteghe sono passati di mano, ed acquistati da operatori cinesi. In tempi di crisi infatti più di un esercente veneziano, titolare di un'attività tramandata magari da generazione in generazione ha deciso di accettare le proposte spesso interessanti degli imprenditori dagli occhi a mandorla.

E il presidente di Confcommercio Veneto spiega: "Purtroppo non è una novità, e non succede solo a Rialto, ma in tutto il centro storico di Venezia, da Piazza San Marco alla stazione di Santa Lucia. E il problema non riguarda solo Venezia: è così anche a Firenze, a Roma, ovunque. I centri storici delle nostre città sono ormai terra di conquista di cinesi e non solo, di operatori che vengono da altri paesi".

"Come Confcommercio siamo preoccupatissimi perché così si va perdendo l'appeal che contraddistingueva questi mercati, la loro caratteristica unica, il fatto che tra i banchi si parlava il nostro dialetto e dove si vendevano prodotti nostrani". E Zanon spiega che i cinesi che subentrano ai titolari locali dei banchi a Rialto "forse hanno voglia di sacrificarsi di più, lavorando un numero infinito di ore, per 400 euro al mese, potendo contare su famiglie numerose, si danno spesso il cambio, si alternano. Ma questo non è possibile per un commerciante italiano".

"E il problema è che sul fronte economico loro fanno ricorso ad economie parallele, alcune volte anche in zone grigie, e non vanno certo a chiedere credito alla banche, come devono fare i nostri operatori...".

"E, soprattutto vendono merci 'made in China' abbassando così decisamente la qualità del prodotto", avverte Zanon. "Da tempo chiediamo che il governo metta in atto un'azione concreta per favorire il mantenimento di queste attività tradizionali e non le penalizzi utilizzandole come avviene oggi come un bancomat continuo".

Secondo il presidente di Confcommercio veneto quindi "si deve alleggerire il peso fiscale: pagando per quello che si guadagna realmente e non per il guadagno presunto, e a questo si deve aggiungere una semplificazione burocratica: non è possibile che un banco di tre metri quadri venga trattato come un'attività commerciale di 3 mila mq". Infine, Zanon spiega che "sono davvero pochi gli operatori cinesi che si iscrivono all'Ascom. delle mosche bianche, di tutti gli altri non sappiamo nulla".

E a raccogliere il grido d'allarme dei commercianti locali per 'l'invasione' dei cinesi è stato lo stesso presidente della Regione, Luca Zaia, secondo cui "Venezia è un gioiello simbolo non solo del Veneto, ma dell'intero Paese e dobbiamo fare attenzione a non creare delle Chinatown nei luoghi più storici e ricchi di tradizione della città come Rialto". "Sono consapevole delle difficoltà e dei costi di gestione di un negozio a Venezia a cui si unisce il peso della crisi e dei consumi, che hanno fatto sentire il loro peso anche in questa città, ma il tessuto del nostro commercio va protetto e tutelato perché rappresenta un pezzo dell'identità e della storia di Venezia" .

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza