Il leader dell'opposizione venezuelana Leopoldo Lopez rischia dieci anni di carcere dopo essere stato accusato formalmente la scorsa notte di associazione a delinquere, istigazione a delinquere, danni e incendio. E' quanto scrive il quotidiano venezuelano El Universal.
Il leader del partito Volontà Popolare dovrà rimanere nel carcere di Ramo Verde per i prossimi 45 giorni in attesa dell'apertura del porcesso. L'incriminazione formale è avvenuta la scorsa notte, grazie ad un "tribunale mobile" portato nella prigione. Il giudice Ralenis Tovar Guillen ha detto di aver scelto questa formula per "proteggere la vita e la sicurezza del deputato". Ma l'avvocato di Lopez, Juan Carlos Gutierrez, ha subito ironizzato: "in questo momento il palazzo di Giustizia è il luogo più sicuro e protetto di tutto il Venezuela". Il legale si riferiva alle decine di agenti che erano stati dispiegati a Caracas attorno al palazzo per contrastare i manifestanti antigovernativi venuti ad esprimere il sostegno a Lopez.
Accusato di aver istigato le violenze alle manifestazioni di protesta della settimana scorsa a Caracas, in cui sono morte tre persone, Lopez si è consegnato martedì alle autorità guidando una marcia di suoi sostenitori vestiti di bianco.