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Il caso

Venezuela, remix di 'Despacito' in chiave chavista: l'ira di Fonsi

25 luglio 2017 | 11.39
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(fonte Youtube)
(fonte Youtube)

Non solo il record di visualizzazioni. 'Despacito' si appresta a diventare anche il brano più remixato di sempre. Al punto che anche il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha lanciato una versione personalizzata in chiave chavista, che però non è piaciuta agli autori, Luis Fonsi e Daddy Yankee.

"Non sono stato consultato, né ho autorizzato l'uso o la modifica delle parole di 'Despacito' a scopi politici, e tanto meno nel bel mezzo della deplorevole situazione vissuta dal Venezuela. Paese che amo tanto", ha scritto il cantante portoricano Fonsi in un lungo post su Twitter, sottolineando che sebbene "mi piacciano le versioni di 'Despacito' uscite a livello mondiale, c'è un limite" da non superare". "La mia musica è per tutti coloro che vogliono ascoltarla e divertirsi, non per essere usata come propaganda che cerca di manipolare la volontà di un popolo che grida per la sua libertà", ha aggiunto.

Daddy Yankee ha invece pubblicato su Instagram una foto di Maduro con sopra una grande croce rossa. "Che ti appropri illegalmente di una canzone, Despacito, non ha confronti con il crimine che commetti e hai commesso in Venezuela. Il tuo regime dittatoriale è uno barzelletta, non solo per i miei fratelli venezuelani, ma per il mondo intero", ha commentato il rapper.

Maduro ha presentato la versione modificata di 'Despacito' durante la sua consueta trasmissione domenicale a reti unificate. "Ho qui un pezzo che ha preparato un gruppo di creativi, voglio vedere se vi piace", ha detto il leader venezuelano per promuovere la partecipazione all'elezione per l'Assemblea Costituente, domenica prossima.

Nel nuovo testo, al posto dei riferimenti romantici o erotici del pezzo originale, si sottolinea l'importanza dell'"unione e della pace nel nostro paese" e si chiede ai venezuelani di esercitare "il vostro voto invece dei proiettili con le idee sempre in pace, perché la speranza brilli sempre nella vostra anima".

E così le parole del tormentone latino diventano: "La Costituente va avanti. Ehi caro fratello a cui sto cantando, ho un grande messaggio per te: sei chiamato alla Costituente, che solo chiede di unire il paese. Despacito, apri gli occhi e guarda la tua gente, tienigli la mano domani e sempre, che sono tutti fratelli quelli che ti stanno di fronte. Despacito, vai a votare...".

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