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Ventura e l'esordio azzurro: "Voglio una Nazionale che si diverta"

29 agosto 2016 | 15.06
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Giampiero Ventura (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Giampiero Ventura (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

"Vorrei vedere una squadra che si diverte in campo. Quando una squadra si diverte arrivano anche i risultati". Così il ct azzurro, Giampiero Ventura, nel corso della conferenza stampa in occasione del primo giorno di raduno a Coverciano per preparare il match amichevole con la Francia a Bari e la prima partita delle qualificazioni ai Mondiali 2018 in Israele.

"Ripartiamo dall'Europeo, ho solo tre giorni a disposizione e non c'è il tempo materiale per fare dei cambiamenti -aggiunge Ventura-. Ho mantenuto quasi tutto il gruppo che aveva fatto bene in Francia e chiamato un po' di giovani anche se non tutti perché l'Under 21 il 2 settembre gioca una gara importantissima per la qualificazione agli Europei".

Questa mattina gli azzurri hanno sostenuto il primo allenamento ai suoi ordini: "E' stata una seduta un po' anomala, abbiamo dovuto dividere il gruppo in due parti, chi aveva giocato sabato ha lavorato, chi ha giocato ieri ha fatto solo scarico. Il vero allenamento tutti insieme inizierà oggi pomeriggio. Nono ho provato nessuna emozione anche perché avevo già incontrato tutti a parte Pellé, perché andare in Cina mi era difficile".

Il ct azzurro spiega poi la mancata convocazione di Berardi anche con l'incompatibilità con il modulo che intende utilizzare: "Fino a quando il modulo sarà questo, il 3-5-2, per gli esterni offensivi sarà difficile trovare spazio, vedi El Shaarawy e Berardi".

Ventura spiega di voler fare dei raduni per allargare il gruppo azzurro. "Mi è stato proposto di fare degli stage, io preferirei fare degli incontri con i giocatori che restano fuori a causa di questo modulo, in modo da portare avanti altre idee di gioco per costruire piano piano lo zoccolo duro della Nazionale del futuro. Ci sono giocatori di prospettiva, ma ancora alcuni ragazzi non sono pronti per vestire la maglia azzurra. Vorrei fare questi raduni proprio per questo, per farli sentire a casa. Tutte le società che ho incontrato sono entusiaste di questa idea".

L'ex allenatore del Torino parla anche dell'eredità di Antonio Conte: "Ha fatto un Europeo importante, voglio dare continuità al suo progetto. Se seguo la sua scia fra due anni so dove andare: al Chelsea. Scherzi a parte è estremamente stimolante raccogliere la sua eredità". Tra bel gioco e risultati Ventura non ha dubbi nella scelta: "Per una nazionale conta di più il risultato. Se poi il risultato arriva dopo una buona prestazione tanto meglio. La vittoria non è un obiettivo, è la conseguenza di quello che fai in campo".

Il ct azzurro si sprime su due singoli: Marco Verratti e Andrea Belotti: "Dobbiamo valutare in quale ruolo utilizzare Verratti. In alcune partite il metodista è utile, in altre meno. È stata una piacevole sorpresa parlare con lui. Belotti è qui perché lo conosco perché sta facendo bene. E' giovane, ha grande voglia ed entusiasmo. L'anno scorso ha fatto il suo record di gol, quest'anno è partito benissimo, è un giocatore di prospettiva. Avrà l'occasione per dimostrare il suo valore, il futuro è nelle sue mani".

Infine Ventura taglia corto su De Rossi e il brutto fallo nel match di Champions contro il Porto che gli è costato l'espulsione e la fascia di capitano: "No, non abbiamo affrontato questo argomento. Devo pensare al domani, non a ieri".

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