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Ventura sicuro: "Andremo ai Mondiali"

06 novembre 2017 | 14.31
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Gian Piero Ventura (foto Afp) - AFP
Gian Piero Ventura (foto Afp) - AFP

"Noi andremo ai mondiali". E' la convinzione del ct della Nazionale italiana Gian Piero Ventura a quattro giorni dall'andata del play-off di qualificazione alla Coppa del Mondo contro la Svezia.

“Non ho mai preso in considerazione l’idea di non andare ai Mondiali -prosegue il ct azzurro-. Io non ho mai avuto neanche la sensazione di essere lontano dalla Federazione, la ringrazio perché in questi miei due anni mi sono stati vicini, non posso che ringraziarli. È evidente che abbiamo un obiettivo da centrare, una volta raggiunto penso che ci siano i presupposti per fare qualcosa di più importante".

A giocare un ruolo importante nella doppia sfida con gli scandinavi l'abitudine a giocare partite decisive: "L'esperienza conta -sottolinea Ventura-. Abbiamo fatto esordire tanti giocatori, ma in due partite come queste l’esperienza incide. Le due partite in 72 ore spiegano anche come mai siamo in 27. A parte gli acciaccati, abbiamo quattro diffidati e dobbiamo essere pronti".

L'allenatore ligure passa poi a parlare dei singoli a partire dai ritorni di Jorginho e Zaza: "Il centrocampista del Napoli prima era penalizzato dal modulo. Ora è stato convocato perché siamo di fronte ad una doppia sfida importantissima, ci giochiamo tutto e possiamo fare più scelte in merito al ruolo. Zaza ha avuto un percorso di crescita ed è qui per merito. È maturato molto rispetto all'Europeo: non è migliore dal punto di vista tecnico ma mentale. Per noi sarà un valore aggiunto. El Shaarawy? Sono contento per lui, non è una sorpresa per me. La prima volta che è venuto qui con noi non attraversava un bel momento, ci siamo guardati dentro per capire qual era la strada per migliorare. Sono felice per lui, per la Roma e per la Nazionale”.

"È un momento importante per me e per la mia storia ma anche per i giocatori: alcuni possono iniziare un ciclo e altri finirlo -aggiunge Ventura-. È importante per tutti, poi tutto il resto è figlio del nostro lavoro. C’è determinazione e anche la convinzione di poter fare bene, dovuta alla grande disponibilità e voglia di tutti i giocatori".

"Non conta la Svezia, conta quello che faremo noi", prosegue. "Loro sono più o meno quelli degli Europei, la Svezia è quella, non credo cambi molto. Non c’e Ibrahimovic ma Toivonen, loro giocano sempre con le stesse caratteristiche che rispondono al loro dna".

"Ho un sogno, quello di allenare la squadra per venti giorni. Per far sì che succeda dobbiamo andare ai Mondiali", afferma ancora il ct. "In questo momento non dobbiamo sognare, ma preparare la partita con lucidità e determinazione".

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