Bocciato il ricorso della difesa della 26enne accusata di aver ucciso il figlio di otto anni il 29 novembre 2014
Resta in carcere Veronica Panarello, la 26enne accusata di aver ucciso il figlio Loris di otto anni, nel ragusano. Lo ha stabilito la Prima sezione penale della Cassazione, presieduta da Arturo Cortese, che ha bocciato il ricorso della difesa della Panarello contro l'ordinanza del Tribunale della libertà di Catania del 3 gennaio 2015.
Anche se si dovranno attendere le motivazioni, nella pratica per la Suprema Corte, allo stato, sussistono i "gravi indizi di colpevolezza" nei confronti della mamma di Loris accusata di averlo strangolato e gettato in un canalone, il 29 novembre 2014, a Santa Croce Camerina.
Anche la pubblica accusa di piazza Cavour rappresentata da Antonio Gialanella, nel corso dell'udienza rigorosamente a porte chiuse, aveva ritenuto che sussistessero gli indizi di colpevolezza nei confronti della mamma di Loris tali da determinare la necessità della custodia in carcere. Bocciata, dunque la tesi della difesa, rappresentata da Francesco Villardita, che aveva inisistito per un annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata, sostenendo che "non ci sono gravi indizi" contro la donna.