Nel merito del provvedimento, il ministro assicura che la sentenza sarà applicata rispettando i principi di ''equità, senza scaricare ulteriori pesi sulle future generazioni''
Il Cdm è stato convocato per lunedì. E, con ogni probabilità, esaminerà anche il provvedimento sulle pensioni, un decreto per uscire dall'impasse dopo la bocciatura da parte della Consulta del blocco della rivalutazione previsto dalla riforma Fornero. ''Non c'è il problema della data delle elezioni'' per varare il decreto che applicherà la setenza della Corte costituzionale sullo sblocco delle pensioni. L'obiettivo del governo è di ''arrivare molto prima alla decisione'', afferma intanto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, nel corso del question time alla Camera.
Nel merito del provvedimento, il ministro assicura che la sentenza sarà applicata rispettando i principi di ''equità, senza scaricare ulteriori pesi sulle future generazioni''. Il governo, dice, "è pienamente consapevole della grande rilevanza che la questione previdenziale ha nel nostro Paese''. Gli interventi previsti dal salva Italia, ricorda, sono stati varati in particolare condizioni e ''hanno profondamente modificato l'impianto normativo". E nel tempo "si sono evidenziati i limiti e gli errori'' contenuti nel provvedimento. La Corte costituzionale, nella sentenza, ''ha evidenziato diverse situazioni'', che nel tempo hanno portato a iniziative sulle perequazioni, che in alcuni casi ''non sono state censurate''.
Partendo dai contenuti della sentenza della Consulta il governo ''si è attivato, con l'aiuto dell'Inps, per i necessari interventi'' da introdurre, ''tenendo conto delle esigenze di corrispondere alle norme di bilancio e alle regole di vita del nostro paese''.