Linee che si sciolgono e avvolgono, inseguendo una idea di rilassatezza da camera. Lucio Vanotti annulla il confine tra il divano e la strada, continuando a ridurre e sottrarre. Il privato diventa pubblico con i cappotti avvolgono come vestaglie o accappatoi, i blazer hanno il tatto di pesanti coperte. Il tessuto si libera per drappeggiarsi intorno al corpo; le asimmetrie catturano gesti e movimenti spontanei.
Capi effetto nudo esprimono lo spirito femminile del relax casalingo. La svagatezza da camera prosegue nelle borse che ricordano cuscini, nella scelta poetica dei piedi nudi. I materiali sono lane corpose o pettinate, cotoni camiceria, viscose, sete, georgette, reti effetto nudo, in una palette di bianco, beige, carne, rosa, grigio e nero con tocchi di blu. Motivi di griglie razionali creano ritmo.