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Via Crucis al Colosseo, ecco chi porterà la Croce

30 marzo 2018 | 16.21
LETTURA: 3 minuti

Immagine d'archivio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Immagine d'archivio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Alla Via Crucis al Colosseo con il Papa, stasera, ci sono anche una suora irachena a portare la croce e una bambina disabile aiutata dai volontari dell'Unitalsi. Suor Genevieve Al Haday, religiosa irachena dell’ordine delle domenicane di Santa Caterina, è scampata alla violenza dello Stato Islamico che costrinse, nella notte tra il 6 e il 7 agosto 2014, circa 120mila cristiani a fuggire dalla Piana di Ninive fino ad Erbil, in Kurdistan, per trovare salvezza.

Anche l'Unitalsi romana-laziale è presente per sostenere e aiutare i pellegrini, specialmente malati e disabili. In una delle stazioni, la croce viene portata proprio da una bimba disabile assistita da tre volontari dell’Unitalsi.

I testi delle meditazioni sulle quattordici stazioni del rito della Via Crucis sono stati scritti per la prima volta da quindici giovani tra i 16 e i 27 anni del liceo classico Albertelli di Roma. Con l’entusiasmo dell'età, i giovani, guidati dal loro prof di religione Andrea Monda, hanno accettato la sfida che è stata proposta dal Papa proprio nell'anno del Sinodo dedicato ai giovani. Tre parole chiave segnano lo sviluppo dei testi: vedere, incontrare, pregare. La società dove conta più l'apparire dell'essere, l'amore incondizionato che non si avvale di trucchi, l'ipocrisia del mondo di oggi che ci ha abituato a una realtà "fatta di giri di parole", le trappole dietro i social network, gli egoismi che ci portano alla solitudine, ma anche il dramma dei migranti e degli emarginati della terra. Sono i temi scelti dagli studenti del liceo per accompagnare le meditazioni nelle quattordici stazioni.

A portare la croce lungo le quattordici stazioni della Via Crucis con il Papa al Colosseo stasera ci sono anche gli studenti autori delle meditazioni con il loro professore di religione e i suoi famigliari, una famiglia dalla Siria e i frati della Terra Santa. Nella prima e nell'ultima stazione, la croce viene portata dal vicario di Roma, mons. Angelo De Donatis. Per la settima stazione, fa sapere il Vaticano che ha diffuso l'elenco dettagliato dei 'cruciferi', una famiglia siriana composta da padre, madre e tre figli.

La croce, alla decima stazione, viene portata da padre José Narlaly dei Padre Trinitari e da due suore irachene scampate all'Isis, suor Alkhayat Leya e suor Hikma Hanna. Alla tredicesima stazione la croce è portata dai frati di Terra Santa, Antonio D’Aniello e Elivano Luiz da Silva.

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