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Migranti: sì da prefetto Roma, Casale San Nicola ospiterà profughi

13 luglio 2015 | 18.21
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Cittadini in presidio da circa 80 giorni per dire 'no' ai richiedenti asilo nella ex scuola Socrate

Residenti in presidio a Casale San Nicola
Residenti in presidio a Casale San Nicola

Sale la tensione a Roma nord, nel comprensorio di Casale San Nicola, dove, dopo il via libera del prefetto all'arrivo dei profughi, stanno affluendo in forze i residenti in vista di una assemblea pubblica convocata dal loro comitato per le 21. Sul piazzale davanti alla ex scuola Socrate, dove da 80 giorni è attivo 24 ore su 24 il presidio dei cittadini, stanno arrivando anche i blindati delle forze dell'ordine.

Con i residenti ci sono anche i militanti di Casapound, che, in questi tre mesi di proteste, sono stati "sempre al fianco dei cittadini". "Insieme ai residenti ci opporremo in tutti i modi all'arrivo dei profughi", assicurano.

L'ok all'utilizzo dell'ex scuola di Casale San Nicola per orspitare richiedenti asiloè arrivato questa mattina, come ha confermato all'Adnkronos il prefetto di Roma Franco Gabrielli. "Non so quando arriveranno fisicamente i profughi ma ogni momento è buono", ha detto Gabrielli, spiegando che "il bene è stato dissequestrato". Il sequestro, ha precisato Gabrielli, era stato eseguito dai vigili urbani che avevano riscontrato un'irregolarità "che è poi stata sanata". Alla domanda se quindi sia tutto in regola il prefetto ha risposto: "Evidentemente sì".

I cittadini del comprensorio che si trova al confine tra XIV e XV municipio, tra l'Olgiata e La Storta, circa 250 famiglie, sono oramai riuniti in presidio da quasi tre mesi, durante i quali hanno organizzato numerose iniziative per far sentire la loro voce contro l'arrivo dei migranti, compresi blocchi stradali sulla Cassia e via Braccianese. Si dicono convinti che l'inserimento di cento immigrati in un'area così piccola, poco abitata e isolata sia un rischio per la sicurezza che la comunità non è in grado di affrontare.

"Tutto è troppo lontano. Questi profughi rischiano di essere ghettizzati e di non riuscire a muoversi. Cosa faranno?", si chiede una residente preoccupata per ciò che potrebbe accadere dal punto di vista sicurezza. "Dicono che qua ci siano i vip e i villoni dei ricchi, e che per questo ci opponiamo all'arrivo dei migranti - aggiungono i residenti - Ma sbagliano. Qua ci sono pastori e contadini, e in tanti si sono costruiti una casa da soli, con il sudore della fronte".

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