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Contratti: via libera al rinnovo per dirigenti credito

13 luglio 2015 | 17.36
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Masi (Uilca), soddisfazione per firma unitaria. Romani (First Cisl), buon risultato. Boltri (Fabi), mantenuta struttura normativa. Abi: mantenuti anche scatti anzianità

Contratti: via libera al rinnovo per dirigenti credito

Accordo fatto per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei Dirigenti Credito. Ne dà notizia la Uilca, presente alle trattative con il segretario generale Uilca Massimo Masi, la segretaria nazionale Uilca Mariangela Verga e Sergio Limiti, coordinatore dei dirigenti del credito Uilca.

Il segretario generale Uilca, Massimo Masi, si è detto "soddisfatto prima di tutto del fatto che per la prima volta il contratto è stato sottoscritto da tutte le organizzazioni Sindacali del settore e perché tutte le categorie lavorative dell’Abi, a differenza di altri settori, hanno un contratto nazionale, rinnovato nel 2015, che le tutela". "Nonostante si sia sottoscritto un contenimento dei costi per questa categoria, è rimasto immutato -annuncia Masi- il calcolo del Tfr e pur abrogando gli scatti di anzianità si sono mantenute le salvaguardie generali. Come per il contratto degli impiegati sottoscritto il 31 marzo, si è ottenuta una normativa di recupero in caso di licenziamenti che transiteranno nel Fondo Emergenziale e si è ottenuto l’ampliamento delle tutele per i dirigenti colpiti da malattie oncologiche”.

“Nonostante la posizione di chiusura di Abi, intenzionata fino all’ultimo a non rinnovare il contratto dei dirigenti, siamo riusciti ad arrivare a un accordo che mantiene, migliorandola, la struttura normativa del contratto precedente, prevedendo peraltro il mantenimento di tutte quelle previsioni normative che erano a rischio cancellazione". Così Marco Boltri, responsabile nazionale Fabi per i dirigenti, mentre per Giulio Romani, segretario generale First Cisl si tratta di "un buon risultato ottenuto superando alcune resistenze interne all’Abi che avrebbero messo in discussione lo stesso contratto collettivo nazionale di lavoro. Ne esce rafforzata la tutela dei dirigenti coinvolti in progetti di ristrutturazione aziendale con possibili tensioni occupazionali”. Anche per l'Abi, tra i punti principali dell’accordo emergono, "il mantenimento degli attuali livelli retributivi (quindi nessun aumento economico) e l’abrogazione della disciplina relativa agli scatti di anzianità, salvo quello in corso di maturazione".

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