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Via libera dall'Ue ad anti-Hiv '4 in 1' di Gilead

30 novembre 2015 | 13.27
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(Xinhua)
(Xinhua)

La Commissione Europea approva il regime in singola compressa da assumere una volta al giorno per il trattamento dell'infezione da Hiv (elvitegravir 150 mg/cobicistat 150 mg/emtricitabina 200 mg/tenofovir alafenamide 10 mg, o E/C/F/Taf). Si tratta del primo regime basato su Taf a ricevere l'autorizzazione all'immissione in commercio nell'Unione europea, comunica Gilead in una nota. E/C/F/Taf è indicato nella Ue per il trattamento degli adulti e degli adolescenti (a partire dai 12 anni e di almeno 35 kg di peso) con infezione da Hiv-1 senza mutazioni note associate a resistenza alla classe degli inibitori dell'integrasi, emtricitabina o tenofovir.

"Oggi le terapie antiretrovirali - dichiara Andrea Antinori, direttore della Unità di Hiv/Aids, Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma - vengono prescritte in una quota crescente di pazienti Hiv-positivi con concomitanti comorbosità, a carico di cuore, rene e ossa, più frequenti nella popolazione più anziana. Preservare tali organi e apparati dalle tossicità croniche degli antiretrovirali è obbiettivo prioritario della terapia, al fine di garantire efficacia clinica, sicurezza e una durata prolungata del trattamento".

"Il nuovo farmaco a base di E/C/F/Taf, rispetto ai regimi contenenti Tdf - continua - presenta caratteristiche di elevata potenza antivirale e un significativo risparmio di tossicità, in particolare quelle a carico di rene e osso, sia nei pazienti che iniziano il trattamento, sia in coloro che modificano la terapia in condizioni di già raggiunta soppressione virale. Rappresenta il primo farmaco che contiene, in una singola compressa, sia un inibitore delle integrasi, l'elvitegravir, sia il Taf, un nuovo analogo nucleosidico ad alta concentrazione intracellulare, di elevata potenza e tollerabilità. Per tali motivi, rappresenta un'opzione terapeutica fortemente innovativa nei casi candidati o già in trattamento con regimi basati su Tdf, che costituiscono oggi la stragrande maggioranza dei pazienti in terapia".

"Per oltre 25 anni Gilead ha continuato a impegnarsi per sviluppare nuovi trattamenti atti a migliorare la gestione dell'Hiv - afferma Norbert W. Bischofberger, PhD, Vice Presidente Esecutivo di Gilead, divisione Ricerca e Sviluppo, e Chief Scientific Officer. "Questo farmaco, primo di una serie di medicinali sperimentali del nostro portfolio di prodotti basati su Taf, ha il potenziale di fornire benefici a lungo termine alle persone che convivono con l'Hiv in tutta Europa e in tutto il mondo".

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