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Viadotto crollato, Ciucci: "Chi ha sbagliato pagherà. I nomi? Non è Rischiatutto"

07 gennaio 2015 | 11.21
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Il presidente dell'Anas durante un sopralluogo allo 'Scorciavacche': "Non doveva succedere, errori in fase di realizzazione e progettazione". A chi gli chiede se abbia intenzione di lasciare risponde: "Non vedo motivi per dimettermi". Poi assicura: "Al primo segnale abbiamo chiuso la strada, nessuno ha rischiato niente". Il cedimento è avvenuto il 30 dicembre scorso a pochi giorni dall'inaugurazione (FOTO)

Il viadotto 'Scorciavacche' (Adnkronos)
Il viadotto 'Scorciavacche' (Adnkronos)

"E' successo quello che non doveva succedere, accerteremo le responsabilità perché sicuramente c'è stato un errore nella fase di realizzazione e in quella di progettazione". Lo ha detto il presidente dell'Anas Pietro Ciucci davanti allo 'Scorciavacche' dopo il crollo della strada che porta al viadotto avvenuto il 30 dicembre scorso a pochi giorni dall'inaugurazione (FOTO). "Errori umani purtroppo possono verificarsi, ma li abbiamo gestiti in maniera prudente e cautelativa", ha aggiunto.

Ai giornalisti che gli chiedevano, durante il sopralluogo, se ha intenzione di dimettersi. Ciucci ha risposto: "E perché dovrei dimettermi? Non vedo perché". "Il premier Renzi e il ministro Lupi sanno che il mio incarico è a loro disposizione in qualsiasi momento e ho la loro fiducia - ha continuato - non vedo motivi per dimettermi. Il mio incarico è fiduciario e possono revocarlo in qualsiasi momento".

A proposito dei nomi dei responsabili del crollo, il presidente Anas ha dichiarato: "Non siamo mica a Rischiatutto, i nomi si potranno dire alla fine. C'è un'indagine della Procura in corso, mica posso anticipare i lavori del procuratore?". "Noi potremo rientrare nel cantiere, a parte oggi, quando verrà dissequestrato, a quel punto potremo fare le nostre indagini", ha spiegato.

"Pagherà chi ha commesso l'errore", ha assicurato Ciucci. "Se è un errore di realizzazione pagherà l'impresa costruttrice - ha proseguito - è automatico, parliamo di cose ovvie. E' chiaro che il responsabile ripristinerà il lavoro, il danno è contenuto, da 100 a 200 mila euro massimo. Il viadotto è stato aperto secondo un cronoprogramma che consentiva di aprirlo a quella data in sicurezza, poi ci possono essere i fatti imprevisti e gli errori ma dobbiamo accertarlo. La cosa importante è che al primo segnale che si stava verificando abbiamo chiuso la strada, nessuno ha rischiato niente".

"Non è stato un errore aprire prima il viadotto - ha precisato -, mica aprirlo tre mesi dopo sarebbe stato diverso, non stiamo parlando di frutti attaccati agli alberi, o di calcestruzzo che ha tempi di maturazione. Stiamo parlando di un rilevato che si costruisce e si controlla in maniera diversa, è evidente che è successo qualcosa che non doveva succedere e sono qui per vedere cosa è successo".

"Bisogna stabilire due cose: cosa è successo, quando è successo e quali sono le conseguenze - ha detto- non c'è nessuna giustificazione, è naturale. Non doveva succedere. Il cedimento della strada è avvenuto il 30 dicembre e al primo segnale abbiamo chiuso subito la strada".

"Il danno del viadotto non lo pagherà 'pantalone' - ha ribadito - perché il danno sarà per intero a carico del responsabile, quindi l'impresa ripristinerà il lavoro, non ci sarà nessun danno per la collettività".

"Da parte nostra - ha aggiunto - c'è la massima collaborazione con la Procura di Termini Imerese, ma certo non ci vogliamo sovrapporre al loro lavoro. Abbiamo le nostre idee, perché abbiamo ingegneri capaci". "Abbiamo chiuso il 30 dicembre ben sapendo che questa chiusura avrebbe causato una brutta figura - dice - Certo qualcuno ha commesso un errore, l'importante è che venga gestito in via cautelativa e si impedisca l'irreparabile".

"Non sono qui per il tweet del presidente del Consiglio Matteo Renzi", ha poi chiarito. "Sono qui perché sono il presidente dell'Anas e vengo per vedere con i miei occhi quello che è successo, qui come in tutta Italia, nei 600 cantieri aperti". "Ripristineremo il tutto e individueremo i responsabili, in accordo con Renzi e Lupi", ha aggiunto.

Ciucci ha confermato che non è mai stato fatto il collaudo del viadotto. "E' stato fatto quello che prevede la legge, un certificato di agibilità - ha spiegato - che ha portato le prove statiche sui viadotti, prove che potranno essere verificate da tutti e che dimostravano che tutti i valori erano in linea con la progettazione".

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