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Vicenza: con Vi@Farerete agevolazioni per inserimento lavoro

18 giugno 2014 | 10.02
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Creare e testare un modello di integrazione e collaborazione fra servizi del lavoro pubblici e privati.

Vicenza: con Vi@Farerete agevolazioni per inserimento lavoro

“Grazie alla Regione Veneto il Patto sociale per il lavoro vicentino si migliora e diventa Vi@Farerete, progetto per agevolare l’inserimento e la permanenza nel mondo del lavoro”. E’ quanto si legge in una nota della Provincia di Vicenza. I partner si sono ritrovati ieri nella sala Consiglio di Palazzo Nievo, sede della Provincia di Vicenza, per ufficializzare la nascita di Vi@Farerete e dare il via alla parte operativa ora che la Regione lo ha approvato.

Accanto alle conferenze dei sindaci, alle Ulss, alle associazioni di categoria, ai sindacati che già erano stati protagonisti del patto, sono entrati in squadra anche enti di formazione, agenzie interinali di ricerca del personale, istituti scolastici superiori, società cooperative, associazioni di volontariato, il centro di produttività Veneto, l’università, la fondazione Cariverona, la Caritas. Un team di 50 partner che assieme alla Provincia e sotto la supervisione e il coordinamento della Regione ha come obiettivo di creare e testare un modello di integrazione e collaborazione fra servizi del lavoro pubblici e privati, incentivando la creazione di una rete con gli enti locali e con il mondo imprenditoriale del territorio. La collaborazione con i servizi sociali e socio-sanitari permette, inoltre, di riservare una particolare attenzione ai soggetti che vivono situazioni di svantaggio.

Il mezzo attraverso il quale raggiungere l’obiettivo sono job-center innovativi, strutturati sulla base dei migliori modelli europei, che integreranno l’offerta dei servizi pubblici e privati coinvolgendo il maggior numero di operatori del mercato del lavoro, per offrire agli utenti una molteplicità di servizi. “Unirsi è un obbligo se vogliamo superare la crisi: stiamo affrontando un livello di disoccupazione che ha pochi precedenti -afferma il commissario straordinario della Provincia, Attilio Schneck- e se vogliamo dare ai concittadini risposte serie e concrete lo dobbiamo fare attraverso progetti e interventi che possano contare sull’esperienza, sulle capacità, sulle competenze di tutti coloro che si occupano di servizi del lavoro anche mediante la condivisione delle risorse pubbliche e private”.

Il progetto si divide in due parti: il modello e la sperimentazione. Nella prima parte, i partner sono chiamati a rilevare le esigenze del territorio e le specificità dei bisogni espressi dai cittadini e dal tessuto imprenditoriale; rafforzare la rete territoriale condividendo prassi operative e procedure; elaborare un modello di job center basato sulla sinergia pubblico-privato; individuare sedi per assicurare la raggiungibilità da parte dell’utenza e risposte efficaci agli imprenditori.

La sperimentazione interesserà circa 250 soggetti svantaggiati che seguiranno percorsi personalizzati di inserimento o reinserimento lavorativo con il supporto e la consulenza costanti della rete dei partner.

Il progetto durerà 6 mesi, nei quali la Provincia con i partner, nell’ambito di un più ampio confronto con i progetti di altri territori, consentirà alla Regione Veneto di cogliere il meglio da ognuno ed elaborare un modello da applicare su base regionale. Per il progetto la Regione ha stanziato 578mila euro.

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