Il caso è quello di Leandro Chiarin, 27 anni, nato in Brasile ma residente a Venezia che stava scontando gli arresti domiciliari all’interno della comunità San Gaetano, a Recoaro
E' evaso dagli arresti domiciliari per andare a una festa ma dal momento che la fuga è durata meno di dodici ore, grazie a una sentenza della Corte costituzionale, non è reato. E' quanto racconta in prima pagina il 'Giornale di Vicenza' con un articolo dal titolo 'Evadere per 12 ore non è reato'.
Il caso è quello di Leandro Chiarin, 27 anni, nato in Brasile ma residente a Venezia che stava scontando gli arresti domiciliari all’interno della comunità San Gaetano, a Recoaro. La sera del 20 giugno 2011, il giovane riesce a svicolare la sorveglianza dell'operatore, raggiunge un locale vicino, vi trascorre la serata e poi rientra in comunità.
''Per la legge, però, Leandro Chiarin non ha commesso reati - si legge su 'Il Giornale di Vicenza' - Il giudice Francesca Carli, accogliendo la richiesta del suo difensore, l’avv. Giuseppe Vio, qualche giorno fa in tribunale lo ha assolto perché il fatto non sussiste, al termine del processo che si è celebrato con rito abbreviato, senza ascoltare testimoni''.
''Il giudice vicentino non ha fatto altro che applicare la sentenza numero 177 del 2009 della Corte Costituzionale - spiega - i giudici hanno stabilito che, di fatto, evadere si può, basta restare dentro le 12 ore. La singolare interpretazione era stata sollecitata ai giudici di costituzionalità dalla Cassazione, la quale chiedeva un parere in merito ad un’altra vicenda non dissimile. E la conclusione era stata che evadere dai domiciliari per un tempo inferiore alle 12 ore è 'un fatto penalmente irrilevante'''.
