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"Vincere è la mia ossessione", CR7 vuole record di Palloni d'Oro

18 settembre 2019 | 11.41
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Cristiano Ronaldo: "Il talento non basta, se non dai sempre il 100% in tutto non arrivi ai grandi obiettivi"

(Afp)
(Afp)

"Vincere e avere successo è la mia ossessione, lavoro per questo e finora ho ottenuto quello che volevo. Non sono io a inseguire i record, sono loro a inseguire me. Il mio obiettivo è diventare il calciatore che ha vinto più Palloni d’Oro nella storia del calcio, mi piacerebbe tantissimo e credo di meritarlo". Lo dice il fuoriclasse della Juventus, Cristiano Ronaldo, in un'intervista a ITV.

"Vincere e avere successo è diventato un vizio per me, ma non credo sia una brutta cosa è quello che mi dà motivazioni e che mi porta a ottenere record in maniera naturale. Se non hai stimoli, invece, è meglio fermarti - aggiunge il 34enne portoghese, vincitore di 5 palloni d'oro -. Quando sento dire che sono il migliore mi sento orgoglioso, vuol dire che riconoscono il mio talento. Penso di essere bravo, ma la mia grande dote è la forza mentale. I numeri non mentono, negli ultimi 15 anni mi sono quasi sempre mantenuto agli stessi livelli, questo grazie agli sforzi fatti, alla dedizione, al duro lavoro, il talento non basta, se non dai sempre il 100% in tutto non arrivi ai grandi obiettivi che vuoi raggiungere. Anche a casa, dopo aver giocato con i figli, devo stare almeno 30-40 minuti in palestra senza mai perdere un giorno, alla fine è questo che fa la differenza, per questo ho 34 anni ma è come se ne avessi 28".

Infine CR7 racconta un aneddoto di quando aveva 12 anni e giocava nel settore giovanile dello Sporting Lisbona: "Ero senza soldi, vivevo assieme ad altri calciatori della mia età e che venivano da ogni parte del Portogallo, era difficile senza la mia famiglia accanto. Mi ricordo che c'era un McDonald’s lì vicino dove andavamo a chiedere gli hamburger che avanzavano e c'era una signora che si chiamava Edna, che con due altre ragazze ce ne dava sempre qualcuno. Spero che raccontare questa storia mi aiuti a ritrovarle. Vorrei invitarle a cena a Torino o a Lisbona e ripagarle per quello che hanno fatto per me. Non lo dimenticherò mai".

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