Quello di oggi al Vinitaly per il presidente del Consiglio Matteo Renzi e' stato un vero e proprio bagno di folla, tra strette di mano, saluti 'selfie' e qualche brindisi. ''Pochi in realta' -ha scherzato in conferenza stampa- perche' per bere alle 10 di mattina non ho il fisico''.
Renzi ha visitato prima di tutto il 'padrone di casa', il governatore del Veneto Luca Zaia (che gli ha donato la bandiera della Regione con il Leone di San Marco), poi i saluti con qualche produttore ''come il mio amico Matteo Lunelli'', e quindi il saluto allo stand del Friuli Venezia Giulia Regione guidata dal collega di partito Debora Serracchiani. Quindi, il saluto alla toscana e al Chianti Classico ma anche alle aziende leader del Brunello di Montalcino. Nel corso della sua visita agli stand di Verona Fiera il premier e' sempre stato accompagnato da un ferreo cordone di uomini della sicurezza e da una coda interminabile di giornalisti e telecameraman che hanno cercato, invano, di strappargli qualche battuta prima della conferenza stampa in programma.
Tra gli altri, c'e' stato anche l'incontro casuale ma intenso e affettuoso con don Antonio Mazzi. Tanti i visitatori del Vinitaly che lo hanno salutato calorosamente e lo hanno invitato ''a non mollare, e ad andare avanti''. ''Ma io sono venuto qui oggi -mi dicono primo presidente del Consiglio a visitare il Vinitaly ma spero non ultimo- non per un bagno di folla, ma per prendere un impegno concreto con quel vino ed un settore che e' uno degli alfieri piu' ammirati dell'Italia, un Paese che vuole cambiare'', ha sottolineato.
