Pallini, "attenzione governo su aumenti costi e protezione prodotti da attacchi indiscriminati"
Lavorare insieme "sulle norme" ovvero sui "tanti registri che bisogna compilare, sulle tante date che si devono rispettare, è uno sforzo che si può fare insieme di fronte all'esigenza di semplificazione". E' l'impegno che il ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, ha lanciato ai principali produttori e importatori italiani di vini e liquori, aderenti a Federvini, in occasione di una cena informale a Roma, presenti anche alcuni parlamentari della maggioranza, tra i quali il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio e il capogruppo di Forza Italia Alessandro Cattaneo.
Il ministro ha ribadito poi l'impegno a difendere i vini che sono "prodotti di eccellenza mondiale" raccogliendo le richieste dell'associazione guidata da Micaela Pallini che ha fatto gli onori di casa. La difesa "è una sfida che dobbiamo sostenere a livello internazionale, nelle sedi europee, io credo in un'Europa forte in cui ogni governo possa difendere i propri prodotti" ha aggiunto e ha sottolineato, a nome del governo, che "ci impegneremo in maniera particolare" a sostenere "l'impresa italiana a creare posti di lavoro, occupazione, ad avere più margine e ad abbattere i costi di lavoro". "Avremo altri momenti di incontro e confronto sperando di poter dire che qualche risultato è stato raggiunto" ha concluso il ministro ringraziando gli imprenditori per quanto hanno fatto per l'Italia.
"Il 2022 è stato un anno complesso, cominciato sotto i migliori auspici, ma gli avvenimenti internazionali hanno avuto un forte impatto sulle spalle dei produttori. - ha spiegato Pallini - Chiediamo l’attenzione del governo per monitorare gli aumenti che noi aziende dobbiamo affrontare e soprattutto la protezione dei nostri prodotti da attacchi indiscriminati. Il Made in Italy è simbolo di qualità ed eccellenza e deve essere tutelato e promosso al meglio all’interno delle sedi nazionali ed internazionali". Pallini, in particolare, ha fatto riferimento all'attacco europeo al consumo di alcol tout cour non all'abuso e alle questioni del Prosek sloveno e dell'aceto balsamico croato.