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Vino: Vendemmia? No grazie, ho il reddito di cittadinanza

01 ottobre 2022 | 12.01
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Le difficoltà a trovare manodopera per raccogliere l'uva nei racconti di due produttori di vino Antonio Rallo (Donnafugata) e Valentina Argiolas (Argiolas) intervistati dall'Adnkronos.

Vino: Vendemmia? No grazie, ho il reddito di cittadinanza

La vendemmia va a rilento a causa della mancanza di manodopera, ovvero di chi va in vigna a raccogliere l'uva. Una situazione che accomuna i produttori di vino di Sicilia e Sardegna, che additano nel reddito di cittadinanza una delle cause principali. Reddito che, secondo gli ultimi dati Inps, a beneficiarne sono oltre 2,5 milioni di persone, di cui 1,72 al Sud e nelle Isole. La drammatica testimonianza arriva da Antonio Rallo (Donnafugata) e Valentina Argiolas (Argiolas), intervistati dall'Adnkronos. "Quest’anno è la prima volta che per la vendemmia abbiamo difficoltà a trovare lavoratori per la raccolta dell’uva. Una vera piaga" afferma Rallo, presidente del Consorzio Doc Sicilia e amministratore delegato dell’azienda di famiglia Donnafugata, un marchio ben connotato anche all’estero come espressione dei vini di qualità siciliani.

"Noi siamo sempre riusciti a trovare braccianti con il passaparola e invece questa estate – rivela l'imprenditore - abbiamo avuto seri problemi. Siamo molto più che preoccupati. E’ un campanello d’allarme per i prossimi anni perché la questione riguarda anche altri settori come le coltivazioni di ortaggi e frutta che si vive sempre di più da quando esiste il reddito di cittadinanza". Numerosi sono gli esempi illustrati da Rallo di persone contattate dalla sua azienda e anche da altre in Sicilia, che hanno rifiutato le offerte di lavoro, e che si sentono rispondere: "no grazie, sono percettore di reddito e non posso lavorare, eventualmente potrei ma senza comparire". Ma chi ha la responsabilità di un’attività avviata e seria come Donnafugata agisce con correttezza e non cede a tali compromessi. "Sicuramente bisogna dare certezze a chi è meno fortunato ma non è possibile avere tanti giovani che usufruiscono del reddito", commenta laconicamente Rallo.

Sulla stessa lunghezza d'onda l'imprenditrice Valentina Argiolas dell'omonima cantina, simbolo di eccellenze vinicole sarde. "La vendemmia è molto difficile quest'anno in Sardegna, mancano trattoristi, potatori, innestatori, in sostanza tecnici che lavorano con le mani" sostiene. "Si tratta di professionalità che appartengono ad una generazione di ultrasessantenni che non vengono sostituiti dai giovani I ragazzi non hanno voglia di imparare il mestiere perché a parità di stipendio preferiscono stare a casa per non perdere il reddito di cittadinanza. E quindi - sottolinea - siamo costretti a chiamare sempre più squadre esterne all'ambito territoriale".

Difficoltà vengono evidenziate anche negli approvvigionamenti per questa cantina. "Stiamo assistendo ad aumenti dei costi dei materiali che non riusciamo a governare - sostiene - e così stiamo pensando di abbandonare alcune piccole produzioni come la sapa, un prodotto artigianale che si ottiene con il mosto cotto, perché non troviamo più le bottiglie". Per non parlare di altri materiali come "carta, cartone, capsule: i fornitori hanno aumentato i prezzi e i viticoltori non sanno come fare". Notevoli problemi ai quali si aggiunge il caro energia.

(di Cristina Armeni)

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