La violenza sulle donne assume tante forme, spesso subdole, fiscihe psicologiche ma anche economiche. Dalla ricerca "Le voci segrete della violenza 2013", presentata oggi a Roma da 'Telefono Rosa', emerge che il 35% delle donne racconta di traumi psicologici, il 15% riferisce minacce, il 6% è vittima di stalking. Una persecuzione che in un caso su quattro sfocia anche in violenza fisica: il 22% denuncia di aver subito percosse e un ulteriore 3% parla di violenza fisica con oggetti pericolosi. Ma non è irrilevante (13%) la quota di donne che riferiscono di subire una violenza economica, tra cui la mancanza di sostegno o la mancata corresponsione degli alimenti.
La violenza si caratterizza non solo per la sua ripetitività, ma anche per la sua durata: una donna su dieci subisce maltrattamenti da oltre 20 anni e un ulteriore 19% è condannata a questo stato da più di 10 anni. Sono proprio le donne che riferiscono una maggior regolarità dei maltrattamenti a denunciarne una più lunga durata nel tempo: in questi casi siamo di fronte a forme inerziali, che sono sintomo di una più severa prostrazione psicologica. La scelta di sopportare per lungo tempo, oltre i 10 anni, risulta più diffusa tra le donne italiane (il 30% delle donne italiane contro il 23% delle donne straniere).
Una particolare ripetitività, il 93%, riguarda la violenza di tipo economico, che si perpetua attraverso impegni economici imposti, controllo o appropriazione del salario della donna, negazione dell'accesso all'istruzione o al lavoro, privazione deliberata di cibo, vestiti o beni essenziali. La violenza economica, tesa a ledere la capacità di autonomia della donna, quando si esprime attraverso la mancanza di sostegno o la mancata corresponsione degli alimenti, danneggia soprattutto i figli, vittime della stessa violenza agita contro la madre.