La sua prossima fatica la girerà "in primavera, in Toscana. Una commedia drammatica con due donne protagoniste nell'Italia di oggi", annuncia il regista spiegando che sarà "una passeggiata fuori da una struttura clinica che si occupa di donne con problemi. E' una passeggiata nel manicomio a cielo aperto che è l'Italia"
"Girerò in primavera, in Toscana. Una commedia drammatica con due donne protagoniste nell'Italia di oggi. Le attrici saranno Valeria Bruni Tedeschi e Michaela Ramazzotti". Il regista Paolo Virzì ha riassunto così la sua prossima fatica, in occasione del secondo appuntamento de 'Il gioco serio dell'arte', la rassegna culturale giunta alla nona edizione e condotta da Massimiliano Finazzer Flory. "E' una passeggiata fuori da una struttura clinica -ha aggiunto Virzì- che si occupa di donne con problemi. E' una passeggiata nel manicomio a cielo aperto che è l'Italia".
Nell'occasione Virzì è anche intervenuto sulla strage nella sede di 'Charlie Hebdo' a Parigi, affermando: "E' la prima volta che vedo il giullare massacrato". Per il regista "i giullari hanno una funzione anche violenta nei confronti del potere, a volte vengono cacciati anche a calci, ma il loro è un ruolo salvifico. Stavolta i giullari di 'Charlie Hebdo' sono chiamati per nome e sono stati uccisi".
"'Charlie Hebdo' mi ricorda nello spirito un giornale satirico con cui mi sono formato, 'Il Male' che era altrettanto iconoclasta, violento e aggressivo tanto da prendere in giro tutti dal Papa a Moro rapito dalle Brigate rosse. E' un umorismo liberatorio, io non l'ho praticato molto anche se avevo partecipato a 'Extralarge' una rivista satirica che è vissuta solo per sei puntate con Vincino, Vauro e Altan. Stranamente -ha concluso Virzì- non esiste in Italia oggi una pubblicazione con questo tipo di spirito satirico".