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Visco: da Grecia "impatto modesto su Italia" ma non deve fallire

08 luglio 2015 | 12.53
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La crisi della Grecia "ha un impatto modesto sull'Italia". Ma non deve fallire e, soprattutto, non deve uscire dall'Euro. Altrimenti si aprirebbe una nuova crisi di fiducia e le conseguenze sarebbero "gravi". All'assemblea dell'Abi è inevitabilmente il caso Atene a tenere banco e l'analisi del Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, è piuttosto chiara: "gli effetti diretti della crisi greca, per il tramite dei legami commerciali e finanziari, sarebbero modesti per l'Italia e per l'area anche nei peggiori scenari. La crisi però potrà avere ripercussioni più gravi se riaccenderà negli investitori internazionali il timore che l'euro non sia irreversibile". In questo caso, "sarà indispensabile un'azione di contrasto coordinata da parte delle autorita sia nazionali sia europei". Intanto, di fronte a una "situazione oggettivamente difficile" serve "una chiara prospettiva di un accordo politico su un programma che annulli il rischio di insolvenza" per la Grecia.

Soprattutto, spiega anche il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, serve più Europa. "Accanto a un cantiere per la Grecia serve un cantiere per l'Europa" e 'l'Italia è in prima fila per entrambi i cantieri". La crisi Greca "pone il problema di come aiutare quel Paese non soltanto a restare nell’euro ma come tornare a crescere in modo sostenibile e con la creazione di occupazione". Gli sviluppi fdi questi giorni "segnalano la necessità profonda di accelerare il processo di integrazione nell’area dell’euro e dell’Europa in senso più generale”.

Un concetto che evidenzia anche lo stesso Governatore. "Le difficoltà di un singolo Paese non possono mettere in discussione la stabilità dell'Unione europea" e "se uno Stato membro si trova in una posizione finanziariamente insostenibile deve essere possibile arrivare a una soluzione in modo rapido e ordinato". Ancora, "nel rafforzamento dell'integrazione europea, non solo economica, vanno ricercate e introdotte modalità efficaci di gestione dell'emergenza. Per assorbire shock sia ciclici sia strutturali è necessario, in ultima analisi, che l'area disponga di un bilancio comune, basato, su un'autonoma capacità impositiva e sul ricorso diretto ai mercati finanziari".

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