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Visentin (Federmeccanica): "Dl Rilancio? Governo sta tamponando l'emergenza"

20 maggio 2020 | 19.44
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"E' una crisi senza precedenti, bisogna reinventare il sistema Paese con idee disruptive".

Federico Visentin, Vicepresidente Federmeccanica e presidente Cuoa-Business School
Federico Visentin, Vicepresidente Federmeccanica e presidente Cuoa-Business School

(di Andreana d’Aquino)

C’è un nodo che rende inquiete le imprese italiane “e poco fiduciose nella governance politica, ed è il dubbio sulla capacità dello Stato di ‘mettere a terra’, di realizzare cioè i suoi annunci rendendoli davvero concreti, realtà”. Finalmente c'è stato l’approdo in Gazzetta Ufficiale del Dl Rilancio, “ma quello che ci preoccupa è che il Governo sta tamponando l’emergenza mentre serve una visione, servono azioni di rilancio del Paese a fronte dei una emergenza mai vista, di una crisi economica nemmeno paragonabile a quella del 2008”. Ad alzare il tiro, intervistato dall’Adnkronos, è il Vicepresidente di Federmeccanica con delega all'Education e ad di Mevis, Federico Visentin. “Mi riservo di leggere con attenzione il Dl Rilancio ma, più ancora della scarsità di risorse necessarie rispetto all’emergenza coronavirus, riteniamo che sia grave che non sappiano scrivere poche regole semplici” scandisce. "E’ la burocrazia, è la macchina Stato il vero problema che vedo in questa drammatica emergenza. Più ancora della quantità di risorse, che non mi sembrano comunque sufficienti, mi preoccupano i modi e soprattutto i tempi della burocrazia: dateci pure pochi soldi ma dateceli subito perché la liquidità serve ora” avverte Visentin

“Lo Stato, il Governo ci ha garantito la Cig? Ma la domanda è: cosa succederà fra sei mesi? Cosa accadrà se non saremo stati capaci di far ripartire la macchina della domanda” insiste Visentin anche in qualità di presidente di Cuoa-Business School, il Centro Universitario di Organizzazione Aziendale, tra le più importanti Business School italiane, che sta affrontando a tutto tondo lo tsunami Covid-19. "Anche dai nostri studi emerge chiaro che ci troviamo di fronte ad una crisi economica che non è nemmeno paragonabile a quella del 2008. Non ho memoria di una crisi come questa che richiede nuove idee disruptive, che richiede di reinventarsi il sistema Paese".

"Non so se possiamo parlare di visione Darwiniana, di capacità di adattamento e di ‘evoluzione della specie’, ma occorrono davvero nuove idee adesso per superare questa emergenza” sottolinea Viasentin che "in ordine di gravità" vede in questa fase "due punti tattici da affrontare: la disponibilità di risorse e la burocrazia monster, ma poi c’è un terzo punto che è invece strategico, e a mio avviso anche il più importante, e sono le azioni di rilancio per il Paese”. “Ci vorrebbe creatività per affrontare in un momento così, ad esempio, i vincoli di finanza e penso al rapporto debito/pil. Idee nuove in Italia come in Europa. E dobbiamo darci da fare per ideare regole nuove, adattabili a questa pazzesca pandemia” rimarca Visentin che sottolinea come Federmeccanica ha oggi “sollevato il problema delle risorse che non arrivano. Ma, osserva, “il ministero dello Sviluppo Economico non sta, tra gli altri, uscendo con soluzioni orientate a riaprire la domanda di consumi”.

In numero due di Federmeccanica solleva anche il tema banche: "Ci hanno rassicurato sulla erogazione di liquidità alle imprese ma che fine faranno ora i nostri covenant? Ci chiediamo: che fine faranno le linee di credito concordate dagli imprenditori in epoche diverse dall’emergenza Covid-19”. Il problema dei rapporti con le banche per l’accesso alla liquidità - scattato in maniera esponenziale con il duro lockdown imposto dal Sars-Cov-2 “è stato affrontato da noi come Federmeccanica -riferisce Visentin- anche in un nostro consiglio generale, direttamente con il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, che ci ha tranquillizzati, in altre parole, che i rubinetti non saranno chiusi”. Ma “la nostra domanda insistente è: che fine faranno i nostri prestiti attuali? E la nostra preoccupazione -argomenta ancora l’imprenditore- è quali altri intralci dobbiamo aspettarci che tengano bloccati ancora i rubinetti?”.

Inoltre Visentin reclama “un supporto alle imprese produttivo e non assistenzialistico, un supporto che inneschi circuiti virtuosi” e una concessione di fondi pubblici “che si orienti allo sviluppo”. Ma in questa emergenza “non vedo capacità di una nuova messe di idee” dice senza mezzi termini. Infine il Vicepresidente di Federmeccanica ritiene “fantastico come titolo il ‘superbonus edilizia’ al 110% ma mi riservo di vedere le dimensioni dell’intervento. E le regole del gioco che ci daranno” taglia corto.

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