All'Auditorium Parco della Musica di Roma e poi al Palazzo Ducale di Genova - Alessandro Gassmann, 'una esposizione non funerea ma piena di energia come lo era mio padre'
C'è l'uomo e c'è il personaggio, l'attore e l'intellettuale, l'amante e il padre di famiglia, la vita privata e i miracoli artistici di Vittorio Gassman, nella mostra organizzata nel centenario della nascita, che resterà aperta da domani al 29 giugno all'Auditorium Parco della Musica di Roma e dal 6 luglio al 18 settembre al Palazzo Ducale di Genova, unendo idealmente le due città del 'mattatore', rispettivamente quella che lo ha cresciuto e quella dove è nato, prima di andare all'estero per una esposizione itinerante, il cui catalogo è curato da Skira Editore.
"Questa esposizione non è una mostra 'funerea' ma viva, piena di energia - tiene a sottolineare Alessandro Gassmann - perché papà era un uomo con un'energia fuori dal comune. Non sarà soltanto un modo per ricordare mio padre, ma soprattuto un modo per ricordare uno fra i massimi protagonisti di una generazione che ha portato il cinema, il teatro, la tv italiana a livelli altissimi e farlo scoprire alle giovani generazioni, che purtroppo hanno solo una vaga idea di chi fosse Vittorio Gassman e gli altri attori e registi talenti assoluti di quel tempo, oltre a riproporre la sua figura a chi lo ha ben conosciuto e amato. Certamente, è una mostra che tocca anche il lato privato e affettivo di mio padre, un uomo molto colto e molto sensibile e anche fragile".
La mostra - curata da Alessandro Gassmann e da Diletta d'Andrea Gassmann con Alessandro Nicosia anche organizzatore, promossa dalla fondazione Musica per Roma, divisa nelle sezioni teatro, cinema, tv, poesia e scrittura - propone in oltre mille metri quadrati di esposizione fotografie anche inedite sia del Gassman attore, sul set e sul palcoscenico, sia del Gassman in famiglia, ripercorrendo tutta la sua vita personale e artistica. Oltre alle locandine dei film e degli spettacoli teatrali, oltre ai video delle sue apparizioni in tv, oltre a scritti e filmati del tempo, sono esposti molti costumi di scena, il grande cavallo di legno realizzato a Mario Ceroli per il 'Riccardo III' diretto da Luca Ronconi e persino la Lancia Aurelia decapottabile del celebre film 'Il sorpasso'.
(di Enzo Bonaiuto)