Il tempo è prezioso. Ecco qualche consiglio della nonna per lavorare il meno possibile a casa, almeno con la tavola da stiro. Basta un po' d'attenzione, qualche accorgimento, per lasciare ad altri questo compito poco gradito. A Bolzano il primo concorso per uomini che amano stirare
Stirare è forse tra i compiti meno amati. Vediamo quali sono i trucchi della nonna per abbandonare il ferro nell'armadio. Con la tavola da stiro, invece, si può partecipare, perché no, a una delle tante competizioni del 'World Championships Extreme Ironing". A Bolzano il primo concorso per uomini che amano stirare
Lavaggio. Diminuire i giri della centrifuga della lavatrice in modo che all'uscita i panni non siano strizzati e arrotolati.
Temperatura. Se non ci sono macchie impossibili lavare solo a basse temperature, trenta o quaranta gradi al massimo.
Tempestività. Estrarre il bucato dalla lavatrice immediatamente dopo la fine del ciclo.
Capovolti è meglio. I capi vanno messi a rovescio di modo che le fibre si distendano meglio.
Stendere. Scuotere i panni, almeno due o tre volte, con energia prima di metterli sullo stendibiancheria.
Il potere della gruccia. Usare una gruccia d'alluminio e sottile come quella da tintoria (possibilmente) e, se c'è tanto vento, fissarla con una molletta.
Caro vecchio filo. Se invece si ha una casetta con il ballatoio come nei Navigli a Milano o a San Lorenzo a Roma oppure un giardino meglio usare un filo come si faceva una volta.
Addio pila di panni. T-shirt, maglioni, tovaglie e lenzuola vanno piegati subito, senza esitare, perché la pila di vestiti asciutti crea molte pieghe.
Addio al lino. Lasciate i tessuti più impegnativi a chi ha la vocazione del ferro da stiro. Niente lino, ovviamente, scegliere capi di cotone al 100% con una bassa percentuale di poliestere o altre fibre sintetiche e con l'eccezione dell'elastan che si 'stira da solo'.
Le lenzuola, un capitolo a parte . Metterle in lavatrice, piegate in quattro, e poi nei limiti del possibile stenderle completamente aperte.