L’allevatore proprietario del molossoide e del meticcio, che vivono in un casolare a poche decine di metri di distanza dal luogo del ritrovamento del piccolo Gioele: "Si comportano bene, sono sereno"
"I miei cani si comportano bene e lo hanno visto anche i poliziotti. Stanno chiusi nel recinto e non escono in questi giorni". Lo ha detto all’Adnkronos Paolo Carroccetto, l’allevatore proprietario di due cani, un molossoide e un meticcio, che vivono in un casolare a poche decine di metri di distanza dal luogo del ritrovamento del piccolo Gioele.
Per tutto il pomeriggio e fino a pochi minuti fa sono stati con i poliziotti della Scientifica di Messina e due veterinari che hanno fatto il prelievo del Dna ai cani. "Non sono preoccupato - dice - siamo sereni. I miei cani sono tranquilli". Poi dice che i suoi cani "non vanno in giro per i boschi, sono sempre chiusi".
Alla domanda se si è fatto un’idea su quanto accaduto a Viviana e Gioele allarga le braccia e dice: "non ho idea di cosa possa essere accaduto". Intanto i poliziotti hanno terminato il prelievo di sangue sui due cani.
Sono state raccolte una decina di fiale di sangue anche tra i suini dei Nebrodi. "Non è stato molto semplice", confida un agente della Polizia scientifica all’Adnkronos. "Siamo stati aiuti da alcuni veterinari". Le fiale sono state sistemate in un contenitore e portate via per analizzarle. Gli specialisti faranno la comparizione con gli indumenti trovati accanto ai resti del piccolo Gioele.