Lo rivela il rapporto 'Dangerous Brinkmanship' del think tank britannico European leadership network (Eln). La possibile "grave perdita di vite", è stata evitata soltanto grazie "alla buona visibilità e la prontezza dei piloti"
Un aereo passeggeri in volo da Copenaghen a Roma è stato sfiorato da un caccia di ricognizione russo che non aveva trasmesso i dati della sua pozione, in quello che sarebbe potuto diventare un incidente come l'abbattimento del volo Mh17 sull'Ucraina nel luglio scorso. L'incidente è avvenuto il 3 marzo, quando un aereo passeggeri della compagnia aerea scandinava Sas con 132 persone a bordo ha sfiorato il velivolo russo sopra la città svedese di Malmo. Lo rivela il rapporto 'Dangerous Brinkmanship' del think tank britannico European leadership network (Eln). La possibile "grave perdita di vite", è stata evitata soltanto grazie "alla buona visibilità e la prontezza dei piloti", riferisce il rapporto.