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Voto Diciotti, parla l'Associazione Rousseau

19 febbraio 2019 | 21.02
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"Ogni iscritto certificato ha potuto esprimere un solo voto e lo stesso è stato acquisito, quindi, una sola volta dal sistema. A conclusione del processo ogni iscritto ha ricevuto un feedback in cui è stata comunicata l’acquisizione della preferenza ed una mail di conferma". Lo dice all'Adnkronos Enrica Sabatini, a nome dell'Associazione Rousseau, replicando ad alcune critiche manifestate da attivisti e iscritti per la procedura della Consulta sul caso Diciotti.

Diversi esponenti politici della minoranza, ed anche all’interno del movimento stesso, parlano di possibilità di manipolazione delle consultazioni e chiedono quale sia il sistema di certificazione del voto su Rousseau. "Nel corso degli anni - è la risposta - ci siamo affidati a società che hanno certificato i processi di voto all’interno della Piattaforma Rousseau. Oggi ci avvaliamo anche della verifica notarile dei risultati del voto. Stiamo lavorando per utilizzare in futuro il sistema blockchain che permetterà di avere una certificazione distribuita".

Attivisti storici del Movimento 5 Stelle denunciano di non aver potuto votare su Rousseau? Sono stati espulsi? "Per poter partecipare alle votazioni su Rousseau - spiega Sabatini - è necessario essere iscritti certificati da almeno 6 mesi e soprattutto aver effettuato il passaggio alla nuova Associazione del MoVimento 5 stelle che è stato richiesto a fine 2017. Gli attivisti che non hanno effettuato questo passaggio più di un anno fa, hanno ovviamente perso i requisiti necessari per votare su Rousseau e quindi di esprimere la loro preferenza anche sul caso Diciotti".

"Oggi, grazie a un potenziamento dei servizi di supporto agli iscritti, riusciamo ad evadere le richieste in un tempo medio di 48 ore - aggiunge Sabatini -. Nello scorso weekend, con l'annuncio della votazione sul caso Diciotti, si è verificato un incremento particolarmente elevato di richieste ed abbiamo dato la priorità a chi aveva diritto di votare durante la consultazione. Da oggi abbiamo cominciato a rispondere a chi invece ci ha contattato per effettuare una nuova iscrizione o capire come accedere alla piattaforma".

"Nella giornata di ieri - spiega ancora - abbiamo avuto delle code ai seggi virtuali, poi risolte, che hanno rallentato in mattinata in voto. Rallentamento causato anche da un sovraccaricamento di richieste causato da DDos che il sistema ha schermato. Durante tutta la giornata hanno votato oltre 52 mila iscritti, la votazione in singola giornata più partecipata della storia del Movimento 5 Stelle".

Quanto alla vittoria del sì al quesito, non è dovuto a iscrizioni all'ultimo minuto di elettori della Lega: "No, non è possibile - assicura Sabatini - iscriversi e votare nello stesso giorno. Esiste un processo di controllo attraverso il quale vengono effettuate le opportune verifiche prima della certificazione di un iscritto che viene abilitato a votare dopo 6 mesi dall'iscrizione".

Rispondendo poi a chi considera pochi, rispetto al voto del marzo scorso, i voti sul caso Diciotti di 52.417 iscritti, replica: "52 mila persone iscritte a una forza politica hanno potuto esprimersi in un solo giorno tramite una consultazione interna. Siamo davanti a un record di partecipazione democratica. Per fare un paragone italiano, il Partito democratico ha impiegato circa 20 giorni per far votare i propri iscritti lo scorso gennaio (189101)". "Anche guardando all'estero - aggiunge - possiamo dire che si sia trattato di un record: nemmeno Podemos, che utilizza sistemi di democrazia diretta, ha mai avuto così tanti iscritti votanti in un giorno".

In merito a quanto lamentato, dopo il voto sulla piattaforma, da alcuni esponenti del gruppo parlamentare che donano mensilmente soldi all'Associazione Rousseau senza -è la loro rimostranza- la dovuta trasparenza, Sabatini risponde: "Tutti gli esponenti dei gruppi parlamentari di Camera e Senato del Movimento 5 Stelle ricevono tutta la documentazione relativa ai versamenti da loro effettuati all'Associazione Rousseau che si occupa dello sviluppo e supporto delle piattaforme informatiche del Movimento 5 Stelle. Ricordo che tale associazione è senza scopi di lucro e che è cosa diversa da Casaleggio Associati". "Tutti i bilanci dell'Associazione Rousseau -precisa- sono pubblici sul nostro sito e prossimamente pubblicheremo anche quello relativo al 2018. Ai parlamentari è stata anche dedicata una giornata di approfondimento nel mese di dicembre dove hanno potuto avere tutti i chiarimenti del caso".

"La piattaforma Rousseau è nata per assolvere alcune funzioni del Movimento 5 Stelle e negli anni è cresciuto. Oggi siamo di fronte ad una sfida. Per questo stiamo lavorando ad una nuova infrastruttura che potrà raccogliere milioni di iscritti con performance adeguate" dice ancora Sabatini. Quanto agli iscritti che segnalano di aver votato senza ricevere sms di conferma, esprimendo dubbi sulla possibilità che ciò possa inficiare la validità del voto, Sabatini precisa: "Il codice SMS è un sistema di doppio controllo, non è stato richiesto a tutti per poter velocizzare le procedure di voto. Hanno potuto votare comunque solo gli iscritti con documento certificato accedendo alla piattaforma tramite mail e password verificati. Il codice SMS viene comunque chiesto spesso, ma non sempre anche durante giornate normali. Il sistema infatti riconosce i casi in cui è opportuno un controllo aggiuntivo".

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