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Voucher: Cgil, se da governo nuova normativa ci appelleremo a Presidente Repubblica

23 maggio 2017 | 17.52
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Voucher: Cgil, se da governo nuova normativa ci appelleremo a Presidente Repubblica

La Cgil “ritiene gravissima l'eventualità che il governo, attraverso un improprio emendamento al decreto legge 50/2017 attualmente in discussione in Parlamento, definisca una nuova normativa sul lavoro occasionale”. È quanto si legge nell’ordine del giorno approvato dal Comitato direttivo del sindacato, riunitosi oggi a Roma. “Le proposte in discussione, sulle quali mai si è realizzato un confronto con il sindacato e con la Cgil in particolare, contravvenendo agli impegni formalmente e ripetutamente assunti dal governo, prefigurerebbero - prosegue l’ordine del giorno - il ritorno, con norme peggiori, ai voucher che Parlamento e governo hanno cancellato poche settimane fa, assumendo lettera e sostanza del quesito referendario proposto dalla Cgil”.

“Si sta cercando - aggiunge la Cgil - di far rientrare dalla finestra ciò che, con le nostre firme e la nostra iniziativa e mobilitazione, abbiamo fatto uscire dalla porta. Si tratta di un tentativo inqualificabile e inaccettabile”.

“Sarebbe la prima volta nella storia della Repubblica - sottolinea il sindacato - che un governo e la sua maggioranza intervengono con un provvedimento legislativo opposto a quello emanato poco prima con il fine di evitare una prova referendaria. Questo configurerebbe una sostanziale violazione dell'articolo 75 della Costituzione e costituirebbe un atto irrispettoso nei confronti della Suprema Corte di Cassazione che si è appena pronunciata in proposito”.

Per la Cgil, si tratterebbe di “un palese atto di spregio nei confronti di tutti coloro che firmarono a sostegno del quesito referendario per abrogare i voucher e di una vera e propria lesione della democrazia, essendo evidente la spregiudicatezza con la quale si è legiferato poche settimane fa al solo scopo di impedire agli elettori di pronunciarsi”.

“Se questo tentativo si concretizzerà in un provvedimento di legge - si legge ancora nell’ordine del giorno approvato dal Comitato direttivo - la Cgil porrà in atto una ferma e coerente azione di contrasto, facendo sin da subito appello al Presidente della Repubblica affinché intervenga, facendosi garante del rispetto della Costituzione e del diritto di voto da parte dei cittadini”.

Il Comitato direttivo della Cgil, infine, ha dato “mandato alla Segreteria, in ragione delle eventuali decisioni parlamentari, di promuovere sia una petizione popolare per il rispetto dell'articolo 75 della Costituzione repubblicana, sia una grande manifestazione nazionale alla quale chiamare a partecipare lavoratori, pensionati, cittadini e tutte le organizzazioni democratiche del Paese”.

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