Da allievo della scuola di Amici, in cima alle classifiche dell'airplay radiofonico e dei download, con due milioni di streaming su Spotify e oltre 6 milioni e 300 mila visualizzazioni su Youtube per il video dell'ultimo singolo 'Noi siamo infinito'. Alessio Bernabei fa il grande salto e, dopo aver firmato un contratto con la Warner, presenta il suo primo album da solista 'Noi siamo Infinito'.
Prodotto da Fausto Cogliati, in uscita dopodomani, l'album contiene dodici brani in cui il ventitreenne ex front man dei Dear Jack esplora nuove sonorità tra pop acustico ed elettronica. Un radicale cambio di passo rispetto al progetto avviato con la boy band che lui stesso aveva fondato e che ha deciso di continuare il suo percorso, ritrovandosi anche a dividere con lui il palco dell'Ariston, da avversari.
"Ho creato la band poco prima di entrare ad Amici - spiega Bernabei - con persone che fondamentalmente non si conoscevano molto tra loro; poi, stando 24 ore su 24 insieme, come fratelli, ci siamo resi conto che a lungo andare emergeva una differenza di vedute su tutto: dalle cose più semplici, come l'allestimento del palco nei concerti, fino alle scelte musicali". Così "sono arrivato a un punto in cui non sentivo più il benessere di fare il lavoro che avevo sempre sognato". Un "disagio dovuto alla difficoltà di non riuscire più ad esprimermi come sentivo invece di voler fare, da solo". E lo scorso settembre, di comune accordo, le strade si sono divise.
Il nuovo album rappresenta quindi un esperimento, oltre che un vero e proprio terreno di prova: "Ho il sogno di diventare un cantautore e avrei voluto scrivere testi e musiche, ma tra varie cose e la firma del contratto con la major, il tempo era poco e così mi sono dovuto limitare a due brani ('Fra le nuvole' e 'Obbligo o Verità')". Di un altro brano "ho scritto la musica ('Mondo Piccolo')". Per il resto, "ho lavorato con autori bravissimi come Dario Faini e Piero Romitelli, Giulia Anania e Antonio Filippelli", mentre per l'adattamento in lingua italiana del testo di 'L'amore cos'è', originariamente scritto in inglese, la firma è del rapper Fred De Palma.
Nella tracklist c'è anche un duetto con Benji & Fede per 'A mano a mano', brano di Riccardo Cocciante interpretato anche da Rino Gaetano, portata a Sanremo per la serata delle cover: "Quando dovevo presentare i brani per Sanremo non avevo ancora idee precise. Così Carlo Conti mi ha proposto questo brano nella versione di Rino Gaetano".
Quando "ho sentito quella canzone, l'ho trovata subito molto interessante e ho deciso di provare a farne una versione tutta mia, stravolgendone la struttura originaria". Il risultato "mi è piaciuto molto". Poi ho pensato di coinvolgere anche Benji e Fede "che sono bravissimi e con i quali siamo abbiamo costruito una bella amicizia". Quindi "abbiamo provato in studio e il risultato finale mi è piaciuto così tanto che ho deciso di inserire il brano anche nell'album".
L'obiettivo per il futuro è un album interamente scritto da lui: "Mi piace davvero molto scrivere e sono dell'idea che l'artista debba esprimersi in prima persona, comunicando così con il pubblico". Un pubblico con il quale Bernabei ha un forte rapporto anche attraverso i social: "Sono un po' drogato in questo senso; nel senso che spendo molto tempo davanti allo schermo del cellulare e del pc".
E' una specie di "incantesimo che mi tiene imbambolato, anche un po' troppo, lo ammetto, ma come del resto un po' tutti ormai e dato il mio lavoro, inoltre, trovo fondamentale trovare modi per comunicare con le persone". In fondo, "è un po' una sorta di specchio del mondo e della realtà".
Da domani, infine, Bernabei sarà impegnato con un live tour che dopo una data zero a Parma, debutterà ufficialmente a Milano il prossimo 19 aprile, sul palco dell'Alcatraz, per arrivare a Roma il prossimo 21 aprile, all'Orion. Il tour proseguirà poi in estate, con date e luoghi ancora da definire. Mentre da venerdì prossimo, 8 aprile, l'artista sarà in giro per l'Italia in una serie di appuntamenti 'in store' per incontrare i fan e firmare le copie del suo album.
