Dopo la lunga pausa di riflessione dell'azienda e lo sciopero generale a Caserta della scorsa settimana, riprende il confronto al Mise tra Whirlpool, sindacati e governo. Un confronto arrivato ad un punto cruciale: oggi la multinazionale americana infatti dovrà sciogliere il nodo che di fatto paralizza l'intera trattativa, il ritiro della chiusura dello stabilimento campano di Carinaro e il licenziamento dei suoi lavoratori come chiesto non solo da Fim Fiom e Uilm ma anche dal governo.
Ad accompagnare il confronto un drappello di lavoratori Whirlpool arrivato a sorpresa e alla spicciolata sotto il ministero dello Sviluppo. Una cinquantina di lavoratori, tra cui molte Rsu dello stabilimento campano di Carinaro, scandiscono fuori dal palazzo slogan, canti e fischi la vertenza: "Chi non salta americano è" e " la gente come noi non molla mai", gridano all'indirizzo dei 'piani alti'.
Sindacati, ovviamente, in prima fila nell'incalzare l'azienda. "Oggi -ha spiegato prima di entrare il leader Fiom Maurizio Landini - è il momento della verità. Mi aspetto che un'azienda intelligente faccia una mossa intelligente: tolga dal tavolo la chiusura dello stabilimento e apra una trattativa seria per rafforzare la presenza di Whirpool in Italia".
"Mi aspetto una mossa di questa natura visto che il gruppo ha messo sul piatto anche 500 milioni di investimento dimostrando che un riequilibrio delle attività è possibile ", prosegue Landini sottolineando come anche all'azienda convenga "trovare una soluzione con il consenso dei lavoratori".
Grande attesa anche in casa Fim. "Oggi si gioca a carte scoperte", dice il leader Fim Marco Bentivogli, che si aspetta la parola definitiva dopo mesi di annunci seguiti da altrettante retromarce. In caso contrario, il sindacato già preannuncia la prosecuzione della mobilitazione.
Fim Fiom e Uilm, infatti , in caso di fumata nera, potrebbero alzare il tiro della protesta: uno sciopero nazionale con manifestazione a Roma, come spiega il leader Uilm Rocco Palombella che si attende da Whirlpool "serietà e coraggio". "Siamo ormai allo snodo. Più che fiduciosi - conclude - ci attendiamo un atto di responsabilità perché dopo due mesi questa vertenza approdi a una soluzione industriale per Carinaro".
