Secondo il pubblico ministero Felici l'attuale sindaco di Napoli nell'inchiesta ha avuto un ruolo secondario e dalla lettura degli atti raccolti emerge che non era a conoscenza che le utenze in questione si riferivano a parlamentari in carica. Riguardavano, in particolare Romano Prodi, Francesco Rutelli, Clemente Mastella, Marco Minniti e Antonio Gentile. Nella sua requisitoria Felici ha definito de Magistris ''semplice esecutore delle richieste di Genchi''. Ha inoltre affermato di non apprezzare ''quelli che erano i suoi metodi di indagine'', ma di non aver trovato elementi per dire che fosse a conoscenza ''che si stava commettendo un illecito acquisendo i tabulati senza l'autorizzazione''.
Quanto a Genchi il pm ha sottolineato più volte che ''da semplice consulente ha avuto carta bianca per fare indagini che hanno comportato una violazione e un'indebita intrusione nella vita privata di alcune persone''.