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XMCC Turismo: Caramello (Federagit), ‘con nuova legge sulle guide basta Far West'

06 maggio 2023 | 11.49
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Regole chiare, uguali per tutti e controlli. A descrivere la situazione delle guide turistiche all’Adnkronos è Micol Caramello, presidente di Federagit- Confesercenti, in vista della nuova legge di riforma allo studio del governo per regolamentare l’accesso e lo svolgimento della professione a livello nazionale

Micol Caramello, presidente di Federagit-Confesercenti
Micol Caramello, presidente di Federagit-Confesercenti

Regole chiare, uguali per tutti e controlli per arginare il fenomeno dell’abusivismo, assicurazione obbligatoria, formazione professionale continua e soprattutto il riconoscimento a livello nazionale di guida turistica. Sono alcune delle principali novità contenute nella nuova legge di riforma delle guide turistiche, agli ultimi ritocchi, che il ministro del Turismo Daniela Santanchè sta predisponendo per regolamentare l’accesso e lo svolgimento della professione di guida turistica attraverso uno standard omogeneo a livello nazionale. L’attesa disciplina, attesa da anni, si rivolge ad una platea di circa 25mila professionisti operanti in Italia dei quali l’87,9% sono di nazionalità italiana e il 12 % di madre lingua straniera. Una riforma dell’ordinamento professionale che “andrà attuata entro il 31 dicembre di quest’anno vista la scadenza imposta dagli obiettivi del Pnrr” come ha sottolineato la stessa Santanchè nei giorni scorsi.

“Siamo sopraffatti dagli abusivi, chiunque pensa di poter svolgere una visita guidata, ora basta con il Far West”. A descrivere la situazione all’Adnkronos è Micol Caramello, presidente di Federagit- Confesercenti, che ha partecipato, di recente, al terzo incontro con il ministro Santanché, per la messa a punto del disegno di legge che vedrà presto la luce.

Allo stato attuale infatti, la materia è regolata da normative regionali e dalla legge europea 97 del 2013 che prevede, tra l’altro, che le guide turistiche, se abilitate ad esercitare la professione in altri Stati membri, possono operare in regime di libera prestazione di servizi sul territorio nazionale senza necessità di ulteriori autorizzazioni o abilitazioni.

“Il testo ha recepito la fine della territorialità, non saremo più guide regionali o provinciali ma guide nazionali, purtroppo, lo vuole l’Europa, anche se di fatto continueremo a operare nei territori di appartenenza. Ma la riforma è necessarissima – sottolinea con enfasi Caramello – in quanto vengono accolte una serie di richieste da noi avanzate affinché non ci sia una discriminazione tra guide italiane e guide europee che vengono in Italia. Ad oggi, infatti le guide straniere possono esercitare una libera prestazione con i loro gruppi, ne fanno richiesta una volta all’anno e poi se ne vanno, ma il punto è che ci sono persone che lavorano stabilmente in Italia perché non ci sono controlli” spiega la rappresentante delle guide italiane.

“Invece se una guida tedesca, olandese o belga attualmente volesse trasferirsi in Italia dovrebbe fare richiesta e accedere alla professione con una misura compensativa (un tutoraggio o un esame), comunque a livello territoriale” sottolinea Caramello. Per questo motivo Federagit, insieme ad altre altre associazioni, ha chiesto “regole chiare e controlli a campione. Questa legge interviene proprio perché non ci devono essere figli e figliastri”.

(di Cristina Armeni)

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