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Agricoltura: emergenza Xylella, a Gallipoli trattori in corteo

10 agosto 2015 | 11.28
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Agricoltura: emergenza Xylella, a Gallipoli trattori in corteo

Il rombo dei trattori ha svegliato questa mattina Gallipoli. Un lungo corteo di mezzi agricoli, a partire dalle 10, ha varcato il lungomare sud della città ionica, meta in questi giorni di migliaia di vacanzieri che affollano i lidi sabbiosi. La manifestazione è stata organizzata da Coldiretti Lecce che proprio nel giorno di San Lorenzo, in cui notoriamente si esprimono i desideri, ha espresso la volontà e l'auspicio dei coltivatori diretti salentini di restare produttori di olio. Il corteo dei trattori ha voluto così attraversare la meta turistica per eccellenza per sensibilizzare l'opinione pubblica sul grave problema del disseccamento degli ulivi che ha ormai trasformato il Sud Salento in una grande area infetta.

I mezzi agricoli incolonnati hanno, poi, raggiunto contrada Mezzi, località Masseria Bianca, ad Alezio, dove nel campo di ulivi varietà ‘Leccino’ messi a dimora di recente sono state spiegate le ragioni dell’ennesima mobilitazione di Coldiretti.

"Abbiamo portato al mondo agricolo le rassicurazioni del Governatore Emiliano – ha detto il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – che anche stamani mi ha garantito che sta seguendo con la massima attenzione la vicenda in prima persona. Ritengo che, accanto a norme restrittive dettate da una proporzionata prudenza, la UE debba mettere in campo anche provvedimenti che possano essere di supporto ad un territorio che risulta gravemente ferito e dove aziende olivicole, frantoi privati e cooperativi, vivaisti vivono il dramma di non poter più̀ operare, in alcune aree da più di 3 anni".

"L'attuale decreto, prevedendo l’abbattimento delle piante che risultano "gravemente compromesse", definizione molto lacunosa, di fatto impedisce la possibilità̀ di fare del Salento il laboratorio a cielo aperto che abbiamo spesso richiamato come unica percorso di futuro possibile per la scienza di trovare soluzioni al problema. Per questo solleciteremo al governo italiano più̀ fondi per la ricerca, sottolineando la necessità di un coordinamento forte della stessa, che possa portare alla ottimizzazione delle risorse. Il modello dei cluster, già̀ proposti con successo, può̀ portare al coinvolgimento di tutta ricerca pugliese, senza escludere contributi dal resto dell'Italia e dell'Europa".

“E’ inutile negarlo – ha spiegato il Presidente di Coldiretti Lecce, Pantaleo Piccinno – il giorno di San Lorenzo tutti, grandi e piccini, guardano il cielo ed esprimo un desiderio sperando di intravvedere una stella cadente. Gli olivicoltori salentino esprimono il desiderio di restare olivicoltori, orgogliosi di esserlo da generazioni. Chiediamo che si metta un freno agli accanimenti terapeutici e che si consenta a noi olivicoltori del sud Salento di vivere la nostra condizioni di dolore e preoccupazione per questa malattia che pare inarrestabile con dignità”.

Nel giorno di San Lorenzo è stato ribadito da Coldiretti alle istituzioni, alla politica e alla scienza l’auspicio che senza indugio:

1) il campo di giovani piante di varietà ‘Leccino’ divenga il punto di partenza di un vero e proprio laboratorio scientifico a cielo aperto, comprendente l’intera area dichiarata infetta da Xylella fastidiosa, dove si possa realizzare un’infrastruttura immateriale che sia nodo di una rete di relazioni tra ricerca scientifica e aziende agricole, tra ipotesi scientifiche e trasferimenti di conoscenze, tra formazione degli operatori e informazione dei cittadini;

2) le imprese agricole, le cooperative olivicole e i vivaisti, così gravemente danneggiati dal patogeno che ne ha di fatto azzerato il reddito, siano messi nella condizione di guardare con fiducia al proprio futuro, attraverso progettualità condivise con UE e Governo italiano, in grado di attivare investimenti e innescare percorsi agrari virtuosi;

3) attraverso interventi diretti e azioni mirate e programmatiche volte anche alla promozione dell’immagine, venga ribadito il valore economico della filiera olivicola salentina, quale elemento sostanziale culturale, storico, paesaggistico, fonte indispensabile di reddito di migliaia di famiglie agricole e opportunità di sviluppo occupazionale per l’intera economia della provincia di Lecce.

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