L’uomo, in carcere con l’accusa di aver ucciso la tredicenne, continua a ribadire la sua estraneità: ‘’Non l’ho uccisa io’’. Pm: “Puzzle quasi completato”. I Gambirasio: “Pregare per Bossetti”. Gip: ’’Gravi indizi di colpevolezza’’
“Non avrei mai potuto fare un gesto simile, non sono capace di fare male a nessuno e ho dei figli della stessa età di Yara”. Massimo Giuseppe Bossetti, da lunedì scorso in carcere a Bergamo con l’accusa di aver ucciso Yara Gambirasio, continua a ribadire la sua innocenza.
Prima davanti al gip e al suo avvocato, poi di fronte a chi lo assiste dietro le sbarre, ripete di essere cresciuto “sapendo di essere figlio di Ester Arzuffi e di Giovanni Bossetti”, di “non aver mai conosciuto Yara Gambirasio” e che se fosse successo a sua figlia “non avrebbe avuto neanche la forza di lavorare”.