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Yemen: presidente Hadi lascia Egitto e torna a Riad con re Salman

28 marzo 2015 | 17.27
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Lo hanno assicurato sia il presidente yemenita Abd Rabbo Mansour Hadi che il re saudita Salman nel loro intervento al vertice della Lega Araba a Sharm el-Sheikh dove hanno anche tenuto un vertice con il presidente egiziano al Sissi. Gli Usa sostengono l'operazione militare

 - (foto Afp)
- (foto Afp)

L'operazione militare 'Tempesta Decisiva' in Yemen guidata dall'Arabia Saudita proseguirà finché i ribelli houthi (sciiti) "non si arrenderanno", ha detto il presidente yemenita, Abd Rabbo Mansour Hadi, parlando della crisi nel suo paese al summit della Lega Araba che si è tenuto oggi a Sharm el-Sheikh, in Egitto dopo la terza notte di raid a cui partecipano, oltre all'Arabia saudita, Emirati, Bahrain, Qatar, Kuwait, Giordania, Egitto, Marocco, Pakistan e Sudan, con il sostegno degli Stati Uniti.

L'operazione andrà avanti "fino al ritorno della sicurezza", ha detto il re saudita Salman, proponendo il suo paese per ospitare "il dialogo tra le fazioni in conflitto", con un'apertura "a tutte le parti" coinvolte, quindi anche agli houti, pur accusati, con gli "appoggi a livello regionale" su cui possono contare, di rappresentare, "una minaccia alla sicurezza del Medio Oriente". Obiettivo degli Stati Uniti e dell'Arabia saudita è quello di raggiungere una stabilità duratura nello Yemen attraverso una soluzione politica negoziata, ha reso noto la Casa Bianca dopo un colloquio telefonico fra Barack Obama e re Salman.

Prima dell'inizio del vertice della Lega araba dedicato oltre che allo Yemen anche alle crisi in Siria e in Libia, Hadi e Salman hanno preso parte a un vertice trilaterale sulla crisi con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, all'aeroporto internazionale di Sharm el-Sheikh. In seguito, il presidente dello yemen è tornato a Riad insieme a Salman.

Gli houthi, che da settembre controllano la capitale Sanaa, hanno un'"ossessione" per il potere, ha detto Hadi invitando gli yemeniti a manifestare "pacificamente" a sostegno della "legittimità", ovvero del suo governo. Hadi, che ha lanciato un appello alle varie "componenti politiche" del paese affinché partecipino al dialogo per la riconciliazione nazionale a Riad, ha puntato il dito anche contro l'Iran, accusando Teheran di "aver distrutto lo Yemen" come ha fatto il movimento degli houti che appoggia.

Le autorità di Riad hanno evacuato decine di diplomatici sauditi e di altri paesi da Aden, la roccaforte di Hadi nel sud dello Yemen, verso cui si stanno avvicinando gli houti, riferisce la televisione di stato saudita. L'operazione chiamata "Tornado" è attuata dalla marina saudita. Il mese scorso Arabia Saudita, Kuwait ed Emirati avevano trasferito le loro ambasciate ad Aden dopo che i ribelli houthi avevano preso il controllo della capitale Sanaa. Il bilancio delle vittime degli scontri fra i ribelli houti e le milizie filogovernative ad Aden da mercoledè è di 62 morti e 452 feriti.

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