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Yemen: nuovi raid aerei contro roccaforte Houthi nel nord

27 marzo 2015 | 10.23
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Secondo giorno dell'operazione 'Decisive Storm' per fermare i ribelli sciiti . Colpito un mercato a Kataf al-Bokaa, nella provincia di Saada: almeno 15 vittime tra morti e feriti. Raid anche nel distretto di Shada, con un bilancio delle vittime ancora imprecisato. Ministro degli Esteri yemenita: non escluse operazioni di terra

(Foto Afp) - AFP
(Foto Afp) - AFP

Il ministro degli Esteri dello Yemen, Riad Yassin, non ha escluso operazioni di terra contro i ribelli sciiti (houthi) in aggiunta ai raid aerei condotti anche nelle ultime ore dalla coalizione guidata dall'Arabia Saudita. Yassin, intervistato dall'emittente al-Arabiya, ha sottolineato che le operazioni militari contro gli houthi saranno limitate nel tempo. "Mi aspetto che quest'operazione non vada avanti a lungo, penso che sarà questione di giorni", ha affermato il capo della diplomazia yemenita. Riad Yassin ha inoltre rivelato che "forze iraniane erano presenti a Sanaa" per "sostenere i militanti houthi".

Questa mattina i caccia della coalizione hanno colpito due località nella provincia settentrionale di Saada, roccaforte dei ribelli sciiti . Lo riporta la tv satellitare al-Arabiya, che cita fonti tribali. I raid hanno colpito un mercato a Kataf al-Bokaa, località nel nord della provincia di Saada, facendo almeno 15 vittime tra morti e feriti. Un secondo raid ha colpito il distretto di Shada, con un bilancio delle vittime ancora imprecisato.

Dal canto loro i ribelli sciiti Houthi sarebbero riusciti ad abbattere un drone di un paese "ostile" nella capitale yemenita Sanaa. E' quanto riporta l'agenzia turca Anadolu, che cita un'emittente televisiva pro-Houthi.

In precedenza il generale saudita Ahmed Asiri, portavoce dell'operazione Decisive Storm contro gli Houthi, affermava che la coalizione sunnita ha "stabilito la supremazia aerea" sullo Yemen, grazie alla distruzione dei sistemi di difesa aerea, di basi aeree, di velivoli e missili sul terreno e di centri di comando controllati dagli Houthi. Citato dall'agenzia ufficiale saudita, il generale Asiri ha affermato che le forze della coalizione avevano il pieno controllo dello spazio aereo dello Yemen dopo i primi 15 minuti dell'operazione, lanciata ieri mattina. Tra gli obiettivi colpiti sul terreno, la base di al-Dilani, nella capitale Sanaa, che ospita aerei degli Houthi, depositi di munizioni e centri per la manutenzione.

Stamane, intanto, il ministro iraniano degli Esteri, Mohammad Javad Zarif, ha spiegato che "l'Iran è pronto a collaborare con i suoi fratelli nella regione per facilitare il dialogo tra i diversi gruppi in Yemen con l'obiettivo di tutelare l'integrità del Paese e contribuire a ripristinare la stabilità e la sicurezza".

Islamabad, nessuna promessa su supporto militare a coalizione araba - Riguardo la possibilità che il Pakistan si unisca alla coalizione, il ministro pakistano della Difesa, Khawaja Asif ha detto di "non aver preso alcuna decisione". "Non abbiamo fatto promesse. Non abbiamo promesso supporto militare alla coalizione a guida saudita in Yemen - ha detto il ministro, come riportano i media locali - In ogni caso il Pakistan difenderà con ogni mezzo l'Arabia Saudita e la sua integrità". Ieri l'ufficio del premier pakistano Nawaz Sharif ha chiarito che qualsiasi minaccia all'Arabia Saudita richiederà "una forte risposta" da parte di Islamabad e il ministero degli Esteri ha fatto sapere che il Pakistan, Paese a maggioranza sunnita, sta valutando la richiesta saudita per l'invio di truppe in Yemen.

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