(Aki) - Un militare del commando per le operazioni speciali degli Stati Uniti e un agente della Cia in Yemen hanno sparato e ucciso due civili armati che stavano tentato di rapirli mentre si trovavano nel negozio di un barbiere a Sana'a il 24 aprile. Lo hanno riferito fonti ufficiali americane citate dal New York Times, mentre il 25 aprile il sito del governo yemenita '26sep.net' aveva genericamente parlato di un ''cittadino straniero'' che aveva ucciso due yemeniti all'uscita di un barbiere. In quell'occasione fonti della polizia locale citate dall'agenzia di stampa Xinhua avevano pero' parlato di un ''cittadino russo'' impiegato in una compagnia petrolifera.
Il New York Times, invece, rivela che obiettivo del rapimento erano due cittadini americani in servizio presso l'ambasciata degli StatiUniti a San'a e che sono stati loro a sparare e uccidere i due yemeniti. I due americani ora sono stati portati fuori dallo Yemen mentre nel Paese cresce il risentimento per la collaborazione che il presidente Abdu Rabbu Mansour Hadi ha stretto con gli Usa per combattere al-Qaeda nella Penisola Arabica. In particolare, sotto accusa sono i raid condotti con droni americani soprattutto nel sud del Paese che il governo di Sana'a difende, ma di cui spesso sono vittime civili innocenti. Oltre al disappunto della societa' civile, cresce anche la risposta di al-Qaeda, che solo ieri ha attaccato un posto di blocco davanti al palazzo presidenziale a Sana'a come risposta alla maxi offensiva lanciata il 29 aprile dall'esercito nel sud contro le roccaforti della rete terrorstica. (segue)
