Secondo quanto riferisce il presidente francese, la donna, 30enne, lavora per la Banca Mondiale ed è stata rapita davanti alla sede di un ministero nella capitale yemenita mentre svolgeva le attività legate al proprio lavoro
Il presidente Francois Hollande ha confermato la notizia del rapimento di una cittadina francese a Sanaa, capitale dello Yemen. Si tratta, ha precisato, di una donna di 30 anni che lavora per la Banca Mondiale e che è stata rapita davanti alla sede di un ministero mentre svolgeva le attività legate al proprio lavoro.
"Chiediamo la sua liberazione" in tempi rapidi, ha proseguito Hollande, assicurando che ci si è immediatamente mobilitati per "ritrovarla e liberarla". "Faremo di tutto perché ritrovi la libertà", ha concluso lanciando al contempo un appello ai cittadini francesi per invitarli "a tenersi lontani dalle zone dove ci sono rischi per la sicurezza".
Stamane la tv satellitare al-Arabiya aveva dato la notizia del rapimento della donna francese a Sanaa , insieme al suo accompagnatore yemenita, citando una fonte locale della sicurezza.
Sanaa si trova in una situazione di caos dallo scorso mese, quando gli sciiti del gruppo Houthi hanno occupato le sedi delle istituzioni e sciolto il parlamento, annunciando istituzioni "rivoluzionarie" transitorie.
Secondo il sito yemenita Yemennow, i rapitori della cittadina francese potrebbero essere legati agli Houthi sciiti, conosciuti anche come Ansar Allah. "Una fonte di sicurezza ha riferito che i rapitori della francese e del suo accompagnatore yemenita erano a bordo di due auto con adesivi del gruppo Ansar Allah", afferma il portale di notizie, aggiungendo che "le informazioni preliminari indicano che la francese possa essere una dipendente del gruppo Total".
