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Zaia: "Fase 2 già cominciata, ma non per colpa mia"

21 aprile 2020 | 14.07
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Zaia:

"Non so se le parole del premier Conte si riferissero al Veneto, io però ho sempre detto che si riapre solo dopo aver sentito il parere della comunità scientifica: Conte ha un Comitato tecnico scientifico nazionale, lo ascolti". Così il presidente del Veneto Luca Zaia oggi ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano di  commentare le parole del premier su possibili 'fughe in avanti'. "Io dico solo che il non è colpa mia se il lockdown non c'è più, ma è stato causato dai codici Ateco e dalle proroghe con il silenzio assenso per la riaperture delle aziende, così è un dato cdi fatto che almeno il 40 % delle aziende in veneto già oggi è aperto", ha polemizzato Zaia. "Quindi la Fase 2 , anche se qualcuno non lo vuole riconoscere, è già cominciata con il principio della convivenza con il virus".

"Se apertura regionalizzata vuol dire 'fate voi' viene meno il principio fondamentale del parare del Comitato tecnico scientifico nazionale che è stato il faro di tutte le decisioni politiche fino ad oggi, e che secondo me, si deve esprimere fino all'ultimo giorno su tutto quello che dovremo fare", ha aggiunto.

"Il 4 maggio non sarà la 'festa della liberazione', ma l'inizio della fase di convivenza con il virus. E nel momento in cui si andasse ad aprire il 4 maggio, e' giusto non leggere questa apertura come la necessita' di dire che è finita. Non sarà la festa della liberazione ma l'inizio della convivenza con il virus", ha ribadito. "Se guardate le curve dei diversi Paesi sono 70 giorni in cui la curva sale, va al picco e poi va giù. Tutti hanno deciso quindi di attuare la fase della convivenza, al punto tale che il 15 aprile la Corea è andata al voto".

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