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Zanzare ogm per vincere Zika, la nuova sfida degli scienziati

08 febbraio 2016 | 13.22
LETTURA: 4 minuti

Testata con successo in Brasile una nuova generazione di insetti caricata con un gene killer - (Fotogramma)
Testata con successo in Brasile una nuova generazione di insetti caricata con un gene killer - (Fotogramma)

Un esercito di zanzare geneticamente modificate per arginare la corsa del virus Zika nei Paesi più colpiti. E' la strada indicata da un team di scienziati della società biotech britannica Oxitec, spin off dell'università di Oxford. Gli esperti ritengono che la crisi in corso potrebbe essere riportata sotto controllo in pochi mesi se si schierassero nelle aree a rischio milioni di questi insetti 'ogm'.

Un esperimento condotto proprio in Brasile, dove migliaia di bambini sono nati con microcefalia in questi mesi in corrispondenza dell'esplosione dell'epidemia di Zika, ha già dimostrato che le zanzare geneticamente modificate possono decimare del 90% la popolazione di Aedes aegypti, responsabile dei contagi. Oxitec è in attesa del via libera del ministero della Salute brasiliano - che dovrebbe arrivare a breve nelle prossime settimane - per iniziare a fornire gli insetti nel Paese. Anche l'Organizzazione mondiale della sanità, che nei giorni scorsi ha dichiarato l'epidemia di Zika un'emergenza di sanità pubblica globale e ha chiesto aiuto agli scienziati di tutto il mondo per sconfiggere il virus, sarebbe, secondo quanto riporta il 'Telegraph', a favore della nuova tecnologia.

La generazione di insetti ogm da arruolare per distruggere i propri simili è stata manipolata per far sì che portino un gene 'interruttore' in grado di attivare un processo di morte. Il gene killer viene trasmesso alla prole e impedisce alle baby-zanzare di raggiungere la maturità. Una seconda alterazione genetica fa sì che i piccoli della zanzara brillino al buio, in modo che gli scienziati possano monitorarne il destino. Il primo test è avvenuto a Piracicaba, cittadina di circa 3 mila persone vicino San Paolo.

Il locale segretario della Sanità, Pedro Mello, afferma che la strategia ha avuto successo e che ora si progetta di espanderla nella regione. Non solo: l'idea è di investire in una propria fabbrica di zanzare ogm con il gene killer. Il progetto pilota, spiega, ha fatto la differenza, contribuendo a proteggere gli abitanti della zona dalla zanzara che trasmette la Dengue, Zika e la Chicungunya. "Se nella stagione 2014-2015 il distretto protagonista del test ha avuto 133 casi di Dengue, la più alta incidenza nella città di Piracicaba, nel 2015-2016 dopo l'avvio del progetto abbiamo avuto un solo caso", fa notare.

Gli attuali metodi di controllo, come gli spray, riescono a ridurre le popolazioni solo del 30-50%. Ma l'arma delle 'zanzare killer' non sta avendo vita facile: la compagnia che se ne occupa ha dovuto fronteggiare le opposizioni degli attivisti anti-Ogm, convinti che proprio il rilascio delle zanzare modificate vicino San Paolo, a maggio, avrebbe causato l'epidemia. Il chief executive di Oxitec, Hadyn Parry si dice "molto arrabbiato. La maggior parte di queste persone - sostiene - non vive in zone colpite da Dengue, ma nel Derbyshire in Gb. Si tratta di una sorta di arroganza che potrebbe costare delle vite".

Per Jonathan Ball, professore di virologia molecolare all'università di Nottingham, "è assolutamente inconcepibile pensare che un cluster di infezione o i potenziali casi di microcefalia eventualmente correlati siano dovuti all'introduzione di zanzare geneticamente modificate. Gli insetti ogm che vengono liberati sono solo maschi e noi sappiamo che il virus Zika si diffonde attraverso le femmine. Il 'gene velenoso' portato dai maschi può essere trasmesso alla prole femminile ma queste zanzare muoiono prima di iniziare a mordere".

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