"Oggi, mentre tutti parlano di elezioni regionali, di future alleanze per le nazionali, nessuno parla più della Città di Catania. Ecco perché ho deciso di scendere in campo un anno prima perché l'errore che si è sempre fatto è quello di presentarsi agli elettori pochi mesi prima che si votasse". Lo dice il vice presidente del Consiglio comunale di Catania, Lanfranco Zappalà (Gruppo Misto) che all’Adnkronos conferma la sua volontà a candidarsi a sindaco per le comunali del 2023 nel capoluogo etneo. "Io -aggiunge Zappalà esponente di lungo corso del Pd, oggi molto vicino ad ‘Azione’ di Carlo Calenda- ci voglio mettere la faccia subito, elaborando un programma serio con la città, che possa essere condiviso e conosciuto da tutti". "Già un anno prima - continua Zappalà che ‘fa’ politica dall’età di 16 anni- per incontrare gente, girare i quartieri, discutere, mettere a fuoco i problemi reali ed affrontarli con serietà e competenza".
Secondo Zappalà "Catania ha perso la sua entità di città, non la si riconosce più, l'hanno calpestata, umiliata e derisa. Avvierò - annuncia- una campagna di ascolto dove ognuno possa sentirsi partecipe e protagonista a questo grande progetto per Catania 2023, affinché l’Amministrazione futura di Catania non sia il progetto di una sola persona, o di un gruppo ristretto di amici ma il progetto di un’intera comunità che vuole riappropriarsi della propria storia , un progetto partecipato, condiviso e coraggioso!".
"Un programma - evidenzia Zappalà- che coinvolga tutta la cittadinanza, che sia aperto alle proposte e alle idee di tutti nessuno escluso. E' proprio la distanza tra le istituzioni e i cittadini che ha portato questi ultimi a disaffezionarsi dalla politica, che li ha allontanati dal loro diritto di espressione".
(di Francesco Bianco)