"La decisione della leadership curda e di tutti i partiti curdi è che dovremmo partecipare al prossimo governo", ma a condizione che vengano rispettati "i nostri diritti. Non vi prenderemo parte (alla formazione del governo, ndr) senza un piano chiaro". Lo ha affermato in un'intervista all'emittente Rudaw l'ex ministro degli Esteri iracheno, Hoshyar Zebari.
"La decisione della leadership curda e di tutti i partiti curdi è che dovremmo partecipare al prossimo governo", ma a condizione che vengano rispettati "i nostri diritti. Non vi prenderemo parte (alla formazione del governo, ndr) senza un piano chiaro". Lo ha affermato in un'intervista all'emittente Rudaw l'ex ministro degli Esteri iracheno, Hoshyar Zebari, esponente dell'Alleanza curda, che ha aperto all'ingresso dei curdi nel nuovo esecutivo che il premier incaricato Haidar al Abadi sta cercando di formare.
Alle dichiarazioni di Zebari hanno fatto seguito quelle del premier uscente, Nuri al-Maliki, il quale in un discorso trasmesso dalla tv di Stato irachena ha sottolineato che "non deve entrare a far parte del governo nessuno che non appoggi l'unità dell'Iraq o che sostenga politiche settarie o sia influenzato da agende straniere". "La stabilità politica è un dovere - ha proseguito Maliki - dobbiamo evitare le rivalità e le tattiche dilatorie" nella formazione del "nuovo governo".