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Zelensky: "Incontro per fine guerra solo con Putin"

23 maggio 2022 | 22.27
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"Abbiamo diritto ad assistenza, soprattutto alle armi. Crimea? Riconquistarla costerebbe migliaia di morti"

Fotogramma /Ipa
Fotogramma /Ipa

"L'incontro per porre fine alla guerra sarà solo direttamente con Putin, perché tutte le decisioni in Russia sono prese solo da lui". Lo ha affermato - riferisce l'agenzia Ukrinform - il presidente Volodymyr Zelensky in videoconferenza alla Casa ucraina di Davos. "Dopo quello che hanno fatto, capisci, non ho grandi desideri per questi incontri, e grandi desideri di incontrare i mediatori, non esistono e non dovrebbero esistere e non esisteranno. Pertanto, in linea di principio, non accetto alcun incontro con nessuno della Federazione Russa, ad eccezione del presidente della Federazione Russa. E solo se la questione sul tavolo è una: la fine della guerra. Non c'è nient'altro di cui parlare", ha detto Zelensky.

"Non abbiamo via d'uscita: la nostra guerra finirà con la vittoria", ha affermato ancora Zelensky. "Ci sarà la vittoria, perché questa è la nostra terra, il nostro popolo, stiamo combattendo per loro. Paghiamo un prezzo alto, ma ci sarà sicuramente una vittoria, perché semplicemente non c'è altra via d'uscita", ha detto, rispondendo a chi gli chiedeva come finirà la guerra della Russia contro l'Ucraina e se spera di firmare un accordo di pace con il presidente russo Putin.

"Capisco - ha aggiunto Zelensky - che qualsiasi guerra finisce con la diplomazia, la diplomazia può portare alla pace, la pace è il desiderio di ogni persona normale". Sottolineando che la guerra "è una tragedia per tutti", il presidente ha ricordato però che non sono stati gli ucraini a iniziarla. "Siamo sulla nostra terra. Non abbiamo nessun posto dove andare, ed è per questo che siamo forti e uniti, perché stiamo combattendo qui e stiamo combattendo per la libertà. Nessuno vuole dare la propria vita, ma le persone la danno per il futuro", ha osservato Zelensky.

"Gli Stati Uniti e gli altri Paesi della Nato devono capire che in caso di sconfitta dell'Ucraina, la Russia andrà avanti e i suoi cittadini moriranno. Per evitare che ciò accada, dobbiamo sostenere l'Ucraina ora", ha detto ancora. "L'Ucraina è una priorità, è qui, è al confine con la Russia, che oggi ci attacca. Se cadiamo, se l'Ucraina non sopravvive, la Russia andrà avanti. E poi andrà negli stati baltici, in Estonia, Lituania, Lettonia. Sono piccoli Stati che da soli, anche se uniti e tre, non potranno difendere i valori di libertà e democrazia. E poi dovranno dimostrare di essere membri della Nato. E gli Stati Uniti dovranno dimostrarlo", ha sottolineato Zelensky.

Riconquistare militarmente la Crimea costerebbe all'Ucraina "centinaia di migliaia" di vittime tra i soldati di Kiev, ha spiegato Zelensky secondo quanto riporta Ukrainska Pravda.

"Abbiamo il diritto di contare su un'assistenza piena e urgente, soprattutto di armi, se tutti i nostri partner concordano sul fatto che la lotta dell'Ucraina nella guerra contro la Russia è la protezione dei valori comuni di tutti i Paesi del mondo libero e della nostra libertà comune", ha dichiarato in serata in un video su Telegram il presidente Zelensky, ringraziando "tutti quei partner che ci stanno aiutando, fornendoci le armi e le munizioni necessarie".

"Le prossime settimane di guerra saranno difficili. E dobbiamo esserne consapevoli, ma non abbiamo altra alternativa che combattere e vincere, per liberare la nostra terra e il nostro popolo", ha spiegato ancora. "La situazione di combattimento più difficile oggi è nel Donbass. Bakhmut, Popasna, Severodonetsk: in questa direzione gli occupanti concentrarono la maggiore attività", ha detto Zelensky.

"Gli occupanti russi - ha aggiunto - stanno cercando di dimostrare che non rinunceranno alle aree occupate della regione di Kharkiv, della regione di Kherson, del territorio occupato della regione di Zaporizhia e del Donbass".

"In totale, dal 24 febbraio, l'esercito russo ha lanciato 1.474 attacchi missilistici contro l'Ucraina, utilizzando 2.275 missili diversi. La maggior parte su obiettivi civili", il bilancio.

"In meno di tre mesi ci sono stati più di 3.000 attacchi aerei da parte di aerei ed elicotteri russi", ha aggiunto Zelensky, spiegando che "quando diciamo ai nostri partner che abbiamo bisogno di armi antimissilistiche e moderni aerei da combattimento, non stiamo solo facendo una richiesta formale. Si tratta delle vite reali di molte persone che non sarebbero morte se avessimo ricevuto tutte le armi che stiamo cercando".

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