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"A Roma serve una nuova discarica", scontro Zingaretti-Raggi

31 gennaio 2019 | 17.26
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(Foto Adnkronos)
(Foto Adnkronos)

"Secondo noi Roma ha bisogno di una discarica di servizio. Siamo pronti a ricrederci se non fosse così, anche se io non lo credo. Bisogna, con grande responsabilità, individuare un sito". E' quanto ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, presso la sede della Regione, illustrando i contenuti e gli obiettivi del nuovo Piano regionale dei rifiuti del Lazio. "Noi facciamo delle valutazioni - ha aggiunto - Se Roma raggiunge livelli di differenziata tali e di gestione dei rifiuti ottimali, per cui la discarica non servirà, io sarò contento di essermi sbagliato".

"Di fronte al trend e ai ritmi attuali, al fatto poi che ogni 20 giorni devo cercare un presidente di regione che prenda i rifiuti di Roma - ha detto Zingaretti - abbiamo il dovere morale di indicare le soluzioni più congrue e cioè che una città di tre milioni di abitanti deve avere un sito dove far conferire materiale trattato. E lo dico con spirito di collaborazione perché se creiamo mostri, fra di noi, è evidente che i cittadini hanno paura". Illustrando poi i contenuti del nuovo Piano regionale dei rifiuti del Lazio (2019-2025), approvato dalla giunta, in attesa di passare all'esame del Consiglio regionale per la sua definitiva approvazione, Zingaretti ha spiegato gli obiettivi: "Entro il 2025 raccolta differenziata al 70 per cento. Oggi lanciamo la nostra sfida. Penso sia un obiettivo credibile perché in questi anni abbiamo avuto un incremento straordinario".

Oggi sul piano dei rifiuti del Lazio, approvato dalla giunta Zingaretti, c'è stata bagarre in assemblea capitolina tra i consiglieri del M5S e del Pd. ''E' notizia di oggi che la regione Lazio ha presentato le linee guida sul piano rifiuti che prevede, dopo sette anni senza fare niente, una nuova Malagrotta'', ha detto in Aula il consigliere del M5S Pietro Calabrese, più volte richiamato dal presidente dell'Assemblea capitolina Marcello de Vito. ''Una nuova Malagrotta a Roma e in provincia noi non la faremo mai. Zingaretti e il Pd si mettano l'anima in pace'', ha continuato Calabrese, alzando i toni e guadagnandosi un'espulsione dall'aula Giulio Cesare. ''Buffoni'', hanno urlato i consiglieri dem.

In Aula Giulio Cesare è intervenuta la sindaca di Roma, Virginia Raggi per rispondere al presidente della Regione Lazio. ''Oggi abbiamo sentito notizie allarmanti arrivare dalla Regione Lazio perché quel Pd che nel 2013 festeggiava la chiusura della discarica di Malagrotta oggi chiede l'apertura di una nuova discarica a Roma: è gravissimo - ha scandito Raggi - questo è veramente gravissimo".

Ma Zingaretti in una nota ha replicato: "Noi siamo persone serie. Non imponiamo nulla, sarà, come vuole la legge, il Campidoglio a decidere. Roma però è invasa dai rifiuti e quelli che raccoglie li distribuisce nelle discariche ed inceneritori del Lazio, in mezza Italia e in Europa. Solo il trasferimento costa ai romani 34 mln l’anno. Se la Capitale iniziasse una efficace politica di raccolta differenziata e una seria politica di gestione moderna e innovativa del ciclo dei rifiuti, basata sull’economia circolare, il nuovo sito si potrebbe evitare. Se il Campidoglio non vuole il nuovo sito lavori per evitarlo. Governare significa anche assumersi delle responsabilità e compiere delle scelte e non fare sempre lo scaricabarile sui cittadini. Un’ultima precisazione: basta con questo terrorismo psicologico di una nuova Malagrotta. Malagrotta l’ho chiusa io e non ci sarà più, né per dimensioni né per tipologia di rifiuti, visto che la legge vieta il conferimento di rifiuti tal quale”.

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