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Cucina: Zingaretti boccia Cracco, mai l'aglio nell'amatriciana

09 febbraio 2015 | 21.01
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Il presidente della Regione Lazio entra nella polemica con lo chef Carlo Cracco sull'uso dell'aglio nella pietanza tipica

La foto pubblicata sul profilo Facebook del Governatore della Regione Lazio
La foto pubblicata sul profilo Facebook del Governatore della Regione Lazio

La 'guerra dell'aglio' contro lo chef Carlo Cracco coinvolge anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Il Governatore, infatti, si schiera con il Comune di Amatrice pubblicando sul profilo Facebook un ritratto a tinte culinarie, corredato da una didascalia più che eloquente: "L'aglio nell'amatriciana mai. E nemmeno la cipolla, come fa qualcuno".

Il post di Zingaretti arriva dopo una lunga serie di polemiche in seguito alla 'rivelazione' dello chef Cracco in diretta tv. Nel corso della trasmissione di Canale 5 'C'è posta per te', infatti, lo chef aveva rivelato quello che - secondo lui - sarebbe il segreto per una perfetta riuscita della pietanza tipica dell'alto Lazio: l'aglio in camicia.

Un errore imperdonabile per il Comune di Amatrice, che da anni si batte per 'l'onore' del piatto e che solo qualche ora più tardi ha sentito l'obbligo di rettificare le parole di Cracco con una nota ufficiale: "Ricordiamo - si legge nel testo - che gli unici ingredienti che compongono la vera amatriciana sono guanciale, pecorino, vino bianco, pomodoro San Marzano, pepe e peperoncino".

"Ribadendo che siamo certi della buona fede del noto chef - continua la nota - siamo convinti che lo stesso abbia comunque piena libertà di inserire 'l'aglio in camicia' nel sugo da lui preparato, e siamo ancora più convinti che tale sugo potrà anche essere buono, ma non lo si può chiamare Amatriciana".

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