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Zone rosse escluse dai fondi, ira di Zaia e De Luca

22 maggio 2020 | 01.29
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Il decreto rilancio dopo la pubblicazione in Gazzetta è stato corretto con la cancellazione di un centinaio di comuni

(Fotogramma)
(Fotogramma)

"Tutte le zone rosse d’Italia devono essere ristorate dal fondo nel decreto rilancio su cui si è aperto un giallo. I 200 milioni inizialmente destinati a tutte le zone rosse escludono un grandissimo numero di comuni, da Nord a Sud. La necessità immediata è quella di includere tutti i comuni che si sono dichiarati zona rossa". Così il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone, al termine di una giornata che ha visto le dure proteste dei governatori di Veneto e Campania, e non solo. Il decreto rilancio, infatti, dopo la pubblicazione in Gazzetta è stato ulteriormente corretto con la cancellazione di un centinaio di comuni dichiarati zone rosse in tutta Italia con ordinanze regionali.

"Non abbiamo solo Vo, ma anche Treviso, Venezia e Padova. Sono tutte zone rosse istituite l'8 marzo che arrivavano in coda ai 10 comuni del Lodigiano. Dopo 24 ore da quell'8 marzo tutta Italia diventa zona rossa ma nessuno ha revocato le nostre zone rosse. Tutte poi sono state revocate il 13 di aprile. Ma, magia... sono sparite tutte le zone rosse del Veneto e sono rimaste quelle di Lombardia ed Emilia Romagna - il duro j'accuse del governatore del Veneto, Luca Zaia - Ed è imbarazzante vedere quello che sta accadendo: cioè le zone rosse del Veneto sono state escluse dagli aiuti previsti nel decreto, i 200 milioni di euro". Zaia ha quindi annunciato: "Noi abbiamo dato l'incarico al professor Bertolissi per ricorrere al Tar e alla Corte Costituzionale perché il decreto va buttato nel cestino e riscritto. Andiamo davanti a chiunque perché questo decreto è offensivo per i veneti". Il governatore ha spiegato che "c'è stato prima un dibattito per la dimenticanza delle zone venete rosse, poi una prima stesura rispettosa delle nostre rimostranze che poi è diventata legge, una legge in maniera irrituale, e i giuristi dicono di non aver mai visto una cosa del genere, e che è finita in Gazzetta con un nuovo testo dove noi siamo scomparsi", ha stigmatizzato.

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha parlato di "incredibile decisione da parte del governo. E' sconcertante che si sia solo immaginato di escludere le ex zone rosse (Vallo di Diano, area Ariano Irpino) dal Fondo dedicato alle aree colpite gravemente dell'emergenza Covid". "Chiediamo - ha aggiunto - che si corregga immediatamente questa disposizione da parte del governo".

"Oggi con stupore prendiamo atto di una rettifica, pubblicata in Gazzetta Ufficiale, che ha di fatto escluso alcuni comuni dal beneficio, destinandolo esclusivamente a cinque province - ha detto il sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia (M5S) - Di fatto, resterebbe fuori perfino Ariano Irpino, definita la 'Codogno' del sud Italia e che, da rilievi oggettivi, per numero di contagi e per i disagi sanitari e le conseguenze di carattere economico dell'emergenza Covid è quello che maggiormente si avvicina alle realtà più intensamente colpite della Lombardia". "Oggettivamente", ha osservato il pentastellato, "è difficile comprendere la ratio di una tale novità. Tuttavia ho sentito anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio con il quale abbiamo deciso di sostenere l'emendamento che sta già predisponendo il deputato del Movimento 5 Stelle Gigi Maraia, così da ripristinare la norma originaria pubblicata in Gazzetta solo un giorno fa".

"Come ha giustamente sottolineato il deputato Generoso Maraia, penso che sia doveroso intervenire durante la conversione in Parlamento del dl rilancio per correggere la norma sui fondi ai comuni colpiti dal Covid - ha detto Luigi Di Maio - Invece di limitarla ai comuni di 5 province bisogna estendere i fondi a tutti i comuni diventati zona rossa durante questa pandemia".

"Non ci sono zone rosse di serie A e di serie B - ha sottolineato da parte sua Davide Faraone - Presenteremo un emendamento per correggere questa odiosa discriminazione, e riteniamo che il fondo vada aumentato. Non ci dovrà essere coperta corta per sostenere i nostri territori”.

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