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Ue: Zorrinho, importante lavoro Renzi, serve alternativa europeista all'austerity

05 marzo 2016 | 14.32
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Matteo Renzi  (foto Afp) - AFP
Matteo Renzi (foto Afp) - AFP

Bruxelles, 5 mar. (AdnKronos) - (Red/AdnKronos)

Il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi "sta facendo un lavoro molto importante per il futuro dell'Unione Europea". E il 'position paper' sull'Europa pubblicato dal governo italiano "è un documento molto valido". L'Italia e il Portogallo devono "lavorare insieme", cercando alleati, per creare "una alternativa all'austerità non populista, nell'Ue, nel sistema". Così Carlos Zorrinho, esponente di spicco del Partido Socialista e capo delegazione del Portogallo nel gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo, sottolinea, intervistato dall'AdnKronos, la necessità di lavorare nelle istituzioni europee per promuovere e dare visibilità ad una 'terza via' politica nel Vecchio Continente, che costituisca un'alternativa percorribile alla linea pro austerity propugnata dalla Germania e dai suoi alleati, da una parte, e ai nazionalismi e populismi di destra e di sinistra, dall'altra.

Oggi a Lisbona il Ps è al governo con Antònio Costa, primo ministro e segretario generale del partito, che ha varato un bilancio preventivo anti-austerità, avviando una fase di confronto con la Commissione Europea. Per Zorrinho, "è molto importante rafforzare la cooperazione tra l'Italia e il Portogallo, tra i due governi e tra il Partido Socialista e il Partito Democratico". Proprio la settimana scorsa "qui al Parlamento Europeo abbiamo avuto un incontro tra le delegazioni del Partido Socialista e quella del Partito Democratico". Italia e Portogallo "ora sono i Paesi che stanno tentando di affrontare la crisi in Europa con un approccio e una prospettiva diversi".

Dalla crisi, continua Zorrinho, che "è iniziata con la crisi finanziaria e ora continua con la crisi dei migranti", si potrebbe anche uscire seguendo la linea del "'business as usual'". Invece, "come dice il documento italiano, è cruciale mantenere la spinta per le riforme. La gente in Europa ora capisce che dobbiamo scegliere se cambiare la nostra prospettiva, cambiare il nostro paradigma, oppure rischiare di perdere questo bel progetto che è l'Unione Europea. Per questo ci serve più Europa, non meno Europa". (segue)

E per questo, "esattamente come dice il documento italiano e come il governo portoghese sta tentando di fare", spiega Zorrinho che ha studiato e insegnato Economia Aziendale nell'Università di Evora, la più antica del Portogallo dopo quella di Coimbra, bisogna fare una serie di cose: "Rafforzare il confine esterno dell'Ue e lavorare a stretto contatto con i Paesi di origine dei rifugiati". E' molto importante anche "sostenere gli investimenti, rafforzare la domanda interna, sostenere l'occupazione". Certo, per tutto questo servono risorse: "E' tempo di avere degli eurobond speciali, per sostenere il futuro e la stessa sopravvivenza dell'Ue. Penso che anche la gente in Germania e Austria lo capirà", dice.

Il Portogallo e l'Italia, prosegue l'eurodeputato, "sono i due Paesi che tentano di mettere in opera questa politica: noi dobbiamo essere protetti non dai mercati, ma dai dirigenti dell'Ue, che possono contribuire a mantenere rendimenti sostenibili" dei titoli di Stato "per il Portogallo e l'Italia. Questo è il principale problema, per entrambi i Paesi: stiamo tentando di avere bilanci sostenibili, in modi diversi, ma sui mercati serve fiducia".

Quindi, continua l'esponente socialista, "abbiamo bisogno del sostegno delle istituzioni per mantenere questa fiducia e avere risultati. Se non ci sostengono e i tassi salgono, le profezie di fallimento - ammonisce - possono molto facilmente diventare autorealizzantesi". E questo è "un punto critico". Per questi motivi "ritengo che il documento italiano sia rilevante e che il primo ministro italiano stia veramente facendo un lavoro molto importante per il futuro dell'Ue".

Certo, continua Zorrinho, "Italia e Portogallo da soli non bastano". Servono alleati, ma "la cosa più importante ora è far vedere ai cittadini che c'è un'alternativa non populista". Oggi in Europa "ci sono due scelte principali: austerità o nazionalismo e populismo. Questo non va assolutamente bene. Bisogna far passare, anche in Paesi dove i socialisti non sono maggioranza come la Spagna, il messaggio che esiste un'alternativa nel sistema, nell'Ue, un'alternativa non populista".

Per l'esponente socialista, "anche in Grecia e altri Paesi questo messaggio può passare". Persino "l'opinione pubblica tedesca", che generalmente non è favorevole all'idea degli eurobond e ad ogni tentativo di 'mutualizzare' i rischi, "ora, alle prese con i problemi concreti di integrare e riallocare i rifugiati, forse potrebbe ripensarci". Anche in Austria "gli elettori devono scegliere: vogliono una soluzione nazionalista o una soluzione europea ai problemi che hanno con i rifugiati? Vale lo stesso discorso per la Svezia. Così si deciderà se vogliamo davvero un futuro per l'Ue: è un momento molto critico".

In ogni caso, sostiene Zorrinho, "la grande maggioranza dei Socialisti e Democratici già spinge per questa agenda. Bisogna creare un movimento alternativo, che cresca, per ottenere questi obiettivi". E per questo, Matteo Renzi e Antonio Costa dovrebbero lavorare insieme.

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