I due giornalisti gazawi Mohanna e Selmi vincitori del Premio Archivio Disarmo sono in Italia

Il 18 ottobre scorso, nel corso di una partecipatissima cerimonia in Campidoglio sono stati insigniti del Premio giornalistico Colombe d'oro per la pace

I due giornalisti gazawi Mohanna e Selmi vincitori del Premio Archivio Disarmo sono in Italia
19 dicembre 2025 | 20.39
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Per un caso di concreta solidarietà con la Palestina bisogna ringraziare il programma IUPALS -voluto dalla Conferenza dei rettori delle università italiane e sostenuto dai ministeri degli Esteri e dell'Università- che ha portato in Italia studenti e ricercatori di Gaza allo scopo di studiare negli atenei italiani. In un panorama di relazioni internazionali che in questi giorni accumula uno dietro l'altro eventi preoccupanti, spicca la buona notizia dell'arrivo di studenti palestinesi in alcune Università italiane. Tra gli otto giovani meritevoli accolti dall’Università per Stranieri di Siena, due richiamano una particolare attenzione: Fatena Mohanna e Alhassan Selmi. Si tratta di due giornalisti che negli interminabili 26 mesi della guerra di Gaza hanno offerto ai media italiani, grazie all'invio dei loro testi e delle loro immagini, notizie spesso oscurate e interpretazioni raramente così approfondite circa il sanguinoso assedio israeliano (costato 70.000 vittime) seguìto al massacro perpetrato da Hamas il 7 ottobre 2023.

Il 18 ottobre scorso, nel corso di una partecipatissima cerimonia in Campidoglio, Fatena e Alhassan sono stati insigniti del Premio giornalistico Archivio Disarmo-Colombe d'oro per la pace, realizzato con il sostegno delle cooperative aderenti a Legacoop. Soltanto la loro giovane collega Aya Ashour, già presente in Italia, ha potuto ritirare il Premio. Per Fatena e Alhassan, collegati da Gaza, la promessa è stata di fare ogni sforzo per averli in Italia in presenza. L’impegno è stato felicemente realizzato ieri, in attesa quanto prima di consegnare direttamente nelle loro mani la Colomba opera di Pericle Fazzini. Provato per il lungo viaggio da Gaza all'Italia, ma commosso per la solidarietà ricevuta dal nostro Paese, Alhassan Selmi ha dichiarato: “Dopo quattro giorni di viaggio finalmente siamo in Italia. Le mie sensazioni sono a metà tra dolore e speranza. Dolore perché sono andato via da Gaza e speranza perché posso fare il prossimo passo nel percorso che abbiamo iniziato. Grazie mille, perché siete il mio nuovo inizio, siete la luce. Siamo studenti, siamo giornalisti, faremo il nostro meglio e non ci fermeremo qua”. Osserva Fabrizio Battistelli, presidente di Archivio Disarmo: “Unico neo di una storia a lieto fine è non essere riusciti a far arrivare Alhassan e Fatena in tempo per la 41° edizione delle Colombe d'oro per la pace due mesi fa. Tenevamo molto alla loro presenza, anche e soprattutto come giornalisti. Hanno dato un contribuito significativo a sollevare il velo di silenzio, di divieti e di forzature che, in particolare negli ultimi due anni, ha caratterizzato e in buona parte continua a caratterizzare l'informazione su Gaza e sulla Cisgiordania".

Ha concluso Battistelli: “Un ringraziamento alle Istituzioni, ai media e ai social che hanno seguìto con partecipazione la vicenda, in particolare agli oltre 150 giornalisti e ai 32 professori di diritto internazionale che hanno sottoscritto l'appello per la presenza a Roma dei due giornalisti gazawi. Un grazie speciale all'Università per stranieri di Siena e al suo rettore, il prof. Tomaso Montanari, e a tutte le Università del nostro Paese che offrono la cornice per realizzare questo straordinario esempio di solidarietà civile". Un'edizione speciale del Premio giornalistico Archivio Disarmo-Colombe d'oro per la pace è prevista a Roma nella prima metà del gennaio 2026.

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